"Le aree interne della Campania, in particolar modo il Cilento, il Vallo di Diano e la Valle del Sele, sono completamente sprovviste di centri per la prescrizione di farmaci per il trattamento e la cura dell'epatite di tipo C. Una lacuna gravissima, nonostante l'Aifa (l'Agenzia italiana del farmaco) abbia esteso da tempo i criteri di rimborsabilità dei trattamenti, rendendo di fatto le cure accessibili a tutti i pazienti". A lanciare l'allarme per il territorio della provincia di Salerno è Michele Cammarano, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle.
"Sebbene la gran parte delle regioni abbia incrementato il numero dei centri di prescrizione, in Regione Campania assistiamo a una paradossale controtendenza, con 53 centri in meno rispetto a quelli attivati per i farmaci di prima generazione. In tutta la provincia sud di Salerno, oltre al capoluogo, c'è solo il centro dell'ospedale di Vallo della Lucania", le parole dell'esponente pentastellato che ha annunciato la presentazione di un'interrogazione alla giunta di palazzo Santa Lucia.
Obiettivo, "verificare i criteri di assegnazione delle abilitazioni e se non fosse il caso di introdurre elementi territoriali ancora piu' stringenti, così da non emarginare intere fette di popolazione. L'ambizione di arginare la patologia - sottolinea Cammarano - non puo' non passare attraverso una copertura efficace dei trattamenti. Dobbiamo operare affinché le nostre aree interne non vengano emarginate ulteriormente, mettendo a repentaglio il già precario diritto alla salute", il monito di Cammarano.