“La scelta adottata dal Movimento 5 Stelle di tentare un’apertura politica nei confronti del Partito Democratico, affinché si possa dare un Governo all’Italia ed evitare il ritorno alle urne, appare, in queste ultime ore, molto più concreta che in altre occasioni.
Eppure questa scelta, se dovesse perfezionarsi, non deve creare alcun dubbio sulla posizione assolutamente intransigente di questo gruppo politico nei confronti di un partito, il Partito Democratico, che nella nostra Regione, ed ancora nella nostra città, è espressione indiscutibile di un unico uomo: Vincenzo De Luca” a dirlo sono gli attivisti del Meetup Salerno Amici di Beppe Grillo che continuano “a Salerno l’ascesa a primo cittadino di De Duca risale ormai ad oltre 25 anni fa, ma nonostante l’obbligata alternanza dei nomi a Palazzo Guerra, non ci è dato ricordare una gestione democratica, partecipata ed assolutamente condivisa della res pubblica.
Il nostro antagonismo politico nei confronti dell’attuale Giunta comunale, che porta il nome del Sindaco Napoli ma che di fatto risponde alle logiche patriarcali di De Luca, ha sempre contestato le scelte eccessivamente distanti dagli interessi della collettività. Abbiamo cercato di dimostrare che la Politica può essere fatta nel totale disinteresse al compromesso personale che nella nostra città è totalmente eluso, anche tra le fila degli oppositori istituzionali.
Rivendichiamo – precisano i pentastellati - con orgoglio le numerose iniziative civiche, a tutela dell’interesse di tutti i cittadini salernitani, portate avanti in questi anni di attivismo politico e troppo spesso misconosciute da questa classe politica che continua ad ignorare il proprio ruolo di ascolto verso tutti i cittadini e non solo verso coloro che utilizzano per un proprio interesse elettorale.
L’ultima “vittoria” in ordine cronologico si è concretizzata con la nomina del Commissario ad Acta affinché si adottino i regolamenti per il funzionamento degli istituti e degli organismi di partecipazione popolare. La nostra istanza fu recepita nel 2017 dal Difensore Civico Regionale che, di fronte all’inefficienza dell’amministrazione, è stato costretto a commissariare il Comune di Salerno.
Questo atto dimostra l’assoluta mancanza di volontà dell’intera classe politica salernitana a voler trasformare Palazzo di Città nel centro di tutela degli interessi dell’intera comunità; anche per questo motivo siamo convinti dell’impossibilità di compiere qualsiasi atto di compromesso con chi ha distrutto le politiche sociali, l’ambiente, l’urbanistica, le prerogative giovanili e la sanità a Salerno” concludono gli attivisti del Meetup Salerno.
Redazione Salerno