Una campagna elettorale lunga ed estenuante, giocata senza esclusione di colpi e ad alta intensità polemica. Con la necessità di affidarsi al turno suppletivo per scegliere chi sarà il nuovo sindaco dei cinque municipi della provincia di Salerno chiamati al ballottaggio.
BARONISSI
Nella cittadina dell'Irno, l'uscente Gianfranco Valiante - sfiduciato a poche settimane dalla scadenza naturale del mandato - dovrà fare i conti con la compagine che sostiene la proposta politica dell'avversario Luca Galdi. Gli ultimi giorni di campagna elettorale, tra scontri sugli appoggi e gli apparentamenti degli esclusi dal ballottaggio, ha visto anche la presenza del governatore Vincenzo De Luca. Un clima politico avvelenato dalla sfiducia siglata a fine consiliatura, che ha esacerbato gli animi.
CAPACCIO PAESTUM
Anche qui, polemiche e scontri sono stati pressoché quotidiani. Italo Voza ha siglato un accordo elettorale con Enzo Sica, aspirante sindaco al primo turno, per lanciare il guanto di sfida a Franco Alfieri. L'ex primo cittadino di Agropoli, braccio destro del governatore De Luca in Regione in materia di agricoltura, punta sul vantaggio di due settimane fa per confermare il risultato e portare a casa la vittoria nella città dei templi.
PAGANI
Si è ritrovato a rincorrere l'uscente Salvatore Bottono: la fascia tricolore in carica, che in campagna elettorale ha incassato il sostegno - fra gli altri - anche del segretario nazionale del Partito democratico Nicola Zingaretti, è chiamato a colmare il gap con il consigliere regionale Alberico Gambino. Quest'ultimo ha sfiorato la vittoria al primo turno, arrivando ad un passo dal 50% per qualche centinaio di schede, in uno spoglio al vetriolo con circa un migliaio di preferenze contestate. Tra ricorsi e appelli al voto, sarà - comunque vada - un'elezione spartiacque per Pagani.
SARNO
Il sindaco in carica Giuseppe Canfora si è presentato al ballottaggio da favorito, portando a casa al primo turno una percentuale superiore rispetto allo sfidante Giovanni Cocca. Non sono mancate tensioni nella cittadina dell'agro, tra polemiche e scritte sui muri della città. Un braccio di ferro che oggi segnerà la volontà degli elettori sarnesi se proseguire nel segno della continuità o tentare la strada del cambiamento.
SCAFATI
E' il più grande dei cinque comuni salernitani chiamati alle urne. Ed anche uno dove la valenza del voto assume un significato particolare, visto che il municipio è stato sciolto mesi fa per infiltrazioni camorristiche. Sarà una sfida "classica" tra centrodestra e centrosinistra: da un lato Cristoforo Salvati, dall'altro Michele Russo con il primo che ha chiuso il primo turno con uno scarto di circa 2mila preferenze rispetto allo sfidante. Ma tutto dipenderà anche dalle scelte degli esclusi di una competizione che ha fatto registrare ben 9 aspiranti alla carica di sindaco.Una partita intricata e complicata, ma la missione principale per il prossimo sindaco - chiunque sia - sarà soprattutto quella di restituire "normalità" ad un municipio finito nel tourbillon politico-giudiziario.