Adinolfi: "Il triste primato di Salerno, città ludopatica"

La denuncia dell'europarlamentare del Movimento 5 Stelle: il capoluogo tra le prime 5 d'Italia

Salerno.  

"Combattere la ludopatia è stata da sempre una mia priorità, lo dimostrano le diverse interrogazioni fatte alla Commissione Europea in questi anni. Apprendo che Salerno, la mia città, secondo un’indagine effettuata nei primi mesi del 2018 da un’agenzia specializzata nel settore, è tra le prime d’Italia per soldi spesi in gioco d’azzardo, quasi 96 milioni di euro. Una cifra pazzesca che dimostra ancor più, che bisogna intervenire in maniera urgente contro questa piaga sociale". Così l'europarlamentare Isabella Adinolfi, del Movimento 5 Stelle, commenta i dati che consegnano un quadro certamente poco incoraggiante per il territorio salernitano sul fronte della ludopatia. Un'occasione, per Adinolfi, anche per ricordare come "il governo del cambiamento, grazie al Decreto Dignità, ha iniziato una dura lotta alla pubblicizzazione delle attività di scommesse, facendo qualcosa di davvero rivoluzionario rispetto al passato".

Non basta però. "Credo però che anche tutti gli enti locali debbano attivarsi per porre un argine a questa deriva, attivando tutti gli strumenti normativi a loro disposizione. Inoltre credo che sia necessario avviare serie campagne di informazione anche a livello locale sui rischi che comporta la dipendenza dal gioco. Invito pertanto Comune, Provincia, Regione, Provveditorato agli studi, Università ad attivarsi per combattere insieme il dilagare della ludopatia per il bene dei nostri concittadini", l'appello dell'esponente pentastellata alle istituzionali locali.

Quello della ludopatia è un'emergenza che interessa da vicino Salerno e non solo, visto che il fenomeno è particolarmente radicato anche in provincia. Un argomento di cui si discuterà, fra le altre cose, anche nel corso delle festività per il Santo Patrono, visto che dallo scorso anno San Matteo è stato nominato il protettore delle vittime del gioco d'azzardo. In cattedrale arriveranno i rappresentanti nazionali delle associazioni che si battono contro il dilagare del fenomeno, come ha annunciato ad OttoChannel 696 il parroco del Duomo, don Michele Pecoraro.

GbL