"Eventi pubblici organizzati in area a rischio calamità"

L'onorevole Gigi Casciello presenta un'interrogazione parlamentare

Capaccio.  

Eventi estivi organizzati dal Comune di Capaccio Paestum in località Linora. Presentata un’interrogazione parlamentare dall’onorevole Gigi Casciello (Forza Italia) al Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare e al Ministro dell'Interno per sapere se sono a  conoscenza o se organi periferici dei rispettivi Ministeri abbiano rilasciato pareri in merito «ad una struttura finalizzata allo svolgimento di eventi concertistici nella stagione estiva realizzata dal Comune di Capaccio Paestum in Contrada Linora.

Per allocare la struttura – si legge nell’interrogazione - è stato operato un massiccio sbancamento della spiaggia e della duna esistente, con distruzione della flora autoctona, in particolare dei gigli di mare tipici della località. La struttura è destinata ad ospitare migliaia di spettatori, e l'area prescelta corrisponde alla denominazione E3 (rilevante interesse ambientale) ed F5 (arenili), come specificatamente riportato dal piano di emergenza comunale di protezione civile a rischio inondazioni da mareggiate e temporali di grande intensità, nonché a rischio tsunami».

Il Deputato azzurro spiega ancora: «Secondo le indicazioni del dipartimento regionale della Protezione Civile le zone Costiere che si trovano a quota inferiore a 6 mt. sul livello del mare sono interessate, come già sopra accennato, da eventi non prevedibili, e a pag. 41 del suddetto piano, si legge che la Contrada Linora si trova a quota inferiore a 6 metri, e tale area è tra le più pericolose di tutto il Comune di Capaccio – Paestum».

Si sottolinea inoltre che «per accedere alle tribune, c’è un solo viale di accesso e mancano vie di emergenza alternative». Pertanto, nell’interrogazione si chiede «se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto esposto, se organi periferici dei rispettivi Ministeri abbiano rilasciato pareri sulla materia, in aperto contrasto con le leggi vigenti e tali da mettere a rischio l'incolumità di migliaia di cittadini inconsapevoli e, in mancanza di eventuali pareri ministeriali, a che titolo l’ente Comune abbia potuto concedere autorizzazioni in aperto contrasto con le leggi vigenti».

S.B.