M5S Cioffi: Basta parlare di De Luca, è un uomo triste e solo

Il senatore e candidato del Movimento 5 Stelle continua: preferisco dedicarmi a cambiare il paese

"Non sono un magistrato e neanche un giudice, il mio giudizio politico sull'innominato è noto anche alle pietre"

Salerno.  

Il senatore e candidato del Movimento 5 Stelle Andrea Cioffi in una nota ha rilasciato delle dichiarazioni sul presidente della regione Campania Vincenzo De Luca e sulla sua carriera politica.

“Sono passati ormai più di vent'anni da quando cercavo, con non poca fatica, di contrapporre alla sua antica visione della gestione del potere un modello differente, partecipato e condiviso – ha detto Cioffi -. 

Non esisteva ancora neanche il MoVimento 5 Stelle quando già combattevo, in compagnia di persone perbene ma tanto incavolate, la teoria delle "grandi opere" (inutili già allora ed oggi anche incompiute), contrapponendo ai suoi deliri un’altra modalità di investimento dei soldi pubblici basato sull'utilità più che sulla magnificenza. Ricordo, ad esempio, la battaglia contro l’assurda variante urbanistica che permise la delocalizzazione delle Manifatture Cotoniere Meridionali del finto nemico, poi trasformatosi all’occorrenza sempre un valido alleato, Gianni Lettieri. O ancora la centrale termoelettrica, un’altra opera scriteriata. 

Ora basta, preferisco dedicarmi a cambiare il paese, non sono un magistrato e neanche un giudice, il mio giudizio politico sull'innominato è noto anche alle pietre. Se è riuscito a cristallizzare un consenso da regime totalitario - continua ancora Cioffi -  vuol dire che qualcosa di buono l’avrà fatta anche lui, magari per costruire la trincea dietro cui celarsi una volta traditi i suoi concittadini. 

Sarà divertente una volta al governo chiudere la fontana degli sprechi in nome della magnificenza per obbligare De Luca, o i suoi eredi al trono, a progettare solo opere utili alla collettività

Ho risposto a questa domanda offrendo un giudizio umano, un uomo solo e triste, ai posteri l'ardua sentenza” ha concluso nella nota il senatore.

S.B.