“Con Area Progressista avevamo dato la nostra disponibilità a dare una mano nel centrosinistra in diverse regioni italiane. Con il nostro radicamento nei territori avremmo potuto rappresentare un argine all’emorragia di consensi che comunque si è avuta all’interno del Partito Democratico.
Evidentemente però, si è preferito far prevalere altre logiche a quelle della territorialità, dell’esperienza e dell’impegno dentro e fuori le istituzioni. Oggi non si chiude un percorso, ma si apre: il progetto di Area Progressista va avanti, nei territori a cominciare già dalle prossime elezioni amministrative che coinvolgeranno numerosi Comuni a cominciare dalla Campania”. Lo dice in una nota, il responsabile nazionale di Area Progressista, Michele Ragosta.
“Il nostro Paese vive un momento di crisi generale accompagnato da una profonda e diffusa sfiducia nei confronti della politica. Ma la politica, quella con la p maiuscola va sempre praticata e noi siamo in campo per questo. Fa male vedere come liste di coalizione, nata con l’unico scopo di raggiungere la soglia minima utile per l’ingresso in Parlamento, abbiano anche loro preferito mettere a punto liste “conservative” rivolte ad un ristretto gruppo dirigente.
Pochi candidati del territorio che hanno dovuto cedere il passo a personaggi che vivono e hanno vissuto la loro storia politica altrove. A questo punto – conclude Ragosta – prevedo un disastro politico per il centrosinistra, con il rischio concreto di ritornare di nuovo alle urne già nel 2018”.
S.B.