“Su istanza dei consiglieri Roberto Celano e Dante Santoro, sentiti i commissari presenti, ho disposto di accertare, con richiesta scritta al dirigente degli Affari Generali, chi era presente la notte di San Silvestro a Palazzo Guerra, a che titolo, con quale compito e con quale autorizzazione, richiedendo ogni documentazione relativa alla vicenda”.
Lo dichiara in una nota Antonio Cammarota, Presidente della Commissione Trasparenza del Comune di Salerno, per il quale “la vicenda deve trovare chiarezza in sede istituzionale e non politica, perché si tratta del Palazzo di Città il cui uso deve corrispondere esclusivamente a un interesse pubblico”.
“Sono fiducioso che verrà chiarita ogni cosa”, conclude Cammarota, “in mancanza la vicenda sarebbe gravissima in particolare se venisse accertato un uso privatistico della cosa pubblica, e per la leggerezza con la quale è stata pubblicizzata”; in ogni caso, propone Cammarota, per i prossimi eventi “dovranno essere ospitati a Palazzo di Città persone disabili, bambini e anziani, per i disagi causati della calca di Piazza Amendola”. A scatenare le polemiche la foto che ritrae
Alberto Di Lorenzo, dirigente comunale ed ex capo staff di Vincenzo De Luca, la notte del 31 dicembre, sui balconi di palazzo di città. Di Lorenzo non era in piazza Amendola ma insieme ad altri amici era all’interno degli uffici del Comune di Salerno, da dove ha assistito al concerto di Fiorella Mannoia. A dimostrarlo una fotografia che lo immortala affacciato da una stanza di Palazzo Guerra con vista sulla piazza.
Il primo a criticare Di Lorenzo è stato il vice coordinatore provinciale di Forza Italia Gaetano Amatruda: “Gli alti funzionari del Comune di Salerno confondono il Municipio con Palazzo Reale.
Sarà colpa del Presidente De Luca e della sua idea monarchica che prevede la discendenza al trono. È per questo, allora, che l'ingegnere Alberto Di Lorenzo, già capo staff di De Luca e manager del termovalorizzatore, ha confuso un balcone del Comune con un palco Reale. La sera di Capodanno ha pensato bene di seguire il concerto della Mannoia dal terrazzo privilegiato. Lontano dalla plebe.
Una fesseria. La fesseria di chi confonde il pubblico con il privato, le Istituzioni con un partito. Un bene pubblico con una proprietà personale. La vicenda in se è una sciocchezza, e tradisce lo stile sobrio di De Lorenzo, ma merita parole di chiarezza e le scuse. Alla base c'è una concezione privatistica delle Istituzioni. Vincenzo Napoli accerti i fatti e spieghi. È una vicenda marginale ma, per quanto mi riguarda, di principio. E mi fermerò quando Enzo Napoli avrà chiesto speso due parole. Lui a Corte ancora non ha capito quale è il suo ruolo”, conclude Amatruda.
S.B.