Non ha perso tempo De Luca, il compito che lo aspetta del resto come commissario alla sanità campana fa tremare i polsi. Gli adempimenti più urgenti da tradurre in decreti, sono gli atti aziendali delle Asl, per questo ieri il Governatore ha convocato i manager delle tre Asl napoletane: Forlenza, Costantini, e D’Amore, che da sole riguardano una popolazione di tre milioni di abitanti.
L'incontro è avvenuto subito dopo aver ricevuto il passaggio di consegne dal sub commissario Claudio D'Amario che resterà al suo fianco, insieme allo staff della sanità composto da Antonella Guida, Antonio Postiglione e Enrico Coscioni. Questa la squadra.
Il primo scoglio e` l’esame di fine luglio fissato al tavolo interministeriale di verifica che ogni quattro mesi accende i riflettori sugli adempimenti Lea (Livelli di assistenza).
Fari puntati sulla qualita` delle cure, liste di attesa e sugli esiti delle procedure cliniche e amministrative.
Rigore documentale e tecnologico le parole d’ordine di De Luca. La partita ha un valore finanziario di tre milioni e mezzo. E` il dato che si ricava dall’ultimo programma operativo sulla sanita` per il triennio 2016-18. Il tutto ovviamente al netto dei 51,7 milioni che ogni anno la Regione deve comunque mettere di suo per la copertura finanziaria dei Livelli di assistenza.
E se da un lato bisogna guardare ai conti, dall'altro la bilancia deve pareggiare sui servizi. La prima risorsa è il personale. Per questo De Luca ha convocato già per lunedi prossimo la riunione intersindacale medica che non si riuniva da ben due anni. Tutti i servizi delle Asl sono oggi sulla carta ma non si sa con quali unita` di personale saranno assolti e in quali tempi. Carenze che riguardano i medici ma ancora piu` infermieri e operatori sanitari. Poi bisognerà affrontare la sfida della riorganizzazione del territorio: prevenzione, materno infantile, salute mentale e cure per anziani e malati cronici in modo da liberare i pronto soccorso degli ospedali dagli accessi inutili.
La rete dell'emergenza è incompleta e in affanno: e anche qui è necessaria immediatamente una acellerata sul reclutamento di personale.
Gli ospedali saranno il fulcro attorno al quale dare at tuazione al Piano ospedaliero: ci sono da realizzare le reti (hub e spoke) con servizi a complessita` differenziata per garantire le attivita` di alta specializzazione.
Ma l’elenco in agenda e` lungo: va dalla programmazione dei tetti di spesa delle strutture private accreditate allo sblocco delle risorse per l’edilizia ospedaliera (circa 1 miliardo di cui 268 milioni in teoria gia` disponibili ma in realta` sospesi nell’accordo di programma da stipulare con il ministero della Salute.
Solo dopo questi primi traguardi si potra` iniziare a mettere mano al problema della migrazione sanitaria extraregionale che comporta una spesa di 300 milioni all'anno.
Per De Luca commissario il compito è arduo. Da qui a fine anno ogni giorno un obiettivo, ogni settimana una scadenza. Insomma un gran lavoro che tutti staranno ad osservare con attenzione e c'è chi come i Cinque stelle e l'opposizione si dicono già pronti ad aspettarlo al varco.