Sanità, De Luca nominato commissario. Ora niente più alibi...

Il Ministro Lorenzin scioglie le riserve e dice sì alla nomina del Governatore campano

Troppe le emergenze da affrontare. Campania ancora ultima nei livelli di assistenza

Salerno.  

Alla fine la tanto attesa nomina è arrivata. Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, è commissario straordinario della Sanità della regione.

La decisione è stata presa a Palazzo Chigi. Nonostante i veti incrociati che sono giunti in queste ultime settimane dai centristi di Ap, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha acconsentito alla nomina, come prevede la norma approvata nell'ultima Finanziaria. La cosiddetta norma “ad de lucam” che consentiva al presidente della Regione di riappropriarsi del ruolo di commissario. La Lorenzin aveva espresso forti perplessità, mai nascoste. Secondo il ministro un governatore non può essere allo stesso tempo controllore e controllato.

Ma la Campania, orfana della figura commissariale da ben tre mesi, da quando cioè Joseph Polimeni ha lasciato l'incarico per tornare in Toscana, non può più aspettare. Troppe le emergenze. E soprattutto ci sono da approvare una serie di provvedimenti e atti indispensabili. La vacatio era diventata, a detta del presidente, “intollerabile” perchè "configura una omissione di atti d'ufficio e danneggia pesantemente i cittadini della campania, le strutture della campania e il processo di risanamento finanziario. I decreti li deve fare sempre il commissario"

Dopo una lunga attesa dunque il ministro Lorenzin ha sciolto le riserve e ha preso così il suo impegno con la maggioranza dopo la proposta giunta dal ministro dello sviluppo economico di concerto con il ministro degli affari regionali.

Nominato commissario dovrà da subito compiere quegli atti propedeutici al risanamento e al rilancio dell'assistenza in una regione ancora ultima sul fronte dei Lea e delle strutture sanitarie. La rivoluzione à che ha annunciato deve iniziare. Il primo obiettivo in agenda sarà la revisione dei criteri per l'assegnazione del fondo sanitario e quindi la rimodulazione del fabbisogno. La battaglia può cominciare. Ora De Luca non ha più alibi.