A Salerno per il suo No alla Riforma Costituzionale, l’arancione De Magistris a braccetto con Dante Santoro, il neo consigliere comunale fondatore del Comitato “Ma Anche No”. E al Polo Nautico questa mattina sono state scintille con il primo cittadino di Napoli che non ha perso tempo nell’entrare nel vivo della discussione. Fianco a fianco con Dante Santoro, Luigi De Magistris ha lanciato affondi all’indirizzo del governatore De Luca, a conferma dei rapporti freddi con l’ex sindaco di Salerno.
«E’ il presidente della Regione Campania con il quale ho diritto e dovere di cooperare. – ha affermato nell’affollata sala del convegno – Lo farò con il massimo impegno ma resto distante anni luce dal modo, dal metodo, dal contenuto e dalla forma con cui soprattutto in questo periodo il presidente De Luca sta facendo politica e non solo». E dire che qualche lustro fa i due erano amici, arrivando anche ad una leggera cooperazione, con il sindaco di Napoli che ha preso decisamente le distanze dal “suo” governatore. «Quanto sentiamo in queste ore non è affatto politica. – riprende – E’ istigazione al clientelismo ed al voto di scambio. Un linguaggio che non è consono, che andrebbe stigmatizzati. Mi attendo un intervento diretto del presidente del Consiglio, che è anche segretario nazionale Pd e quindi di De Luca, ed invece lo elogia, dicendo che è un maestro di legalità. Mi spiace, ma ognuno ha un concetto proprio di legalità. E questo non è il mio».
E mentre Dante Santoro si sofferma sul sapore libero di un No detto in una città come Salerno, De Magistris si sofferma anche, da ex magistrato, su quanto accaduto nella riunione incriminata al Ramada di Napoli. «Per queste ipotesi di reato si può procedere anche d’ufficio. – afferma – Ho fatto per 15 anni il magistrato e oggi il sindaco e quando si fanno degli esposti ci sono sempre i motivi per farli».
Redazione