Indipendenza energetica, le sfide dell'industria nel confronto Animp

La due giorni al Grand Hotel. Villa: il mondo ci chiede meno emissioni inquinanti

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Salerno.  

I nuovi equilibri emersi dalle urne del Vecchio Continente e in via di composizione in queste settimane al centro della prima giornata della due-giorni Animp a Salerno su indipendenza energetica tra nuovi scenari geopolitici e strumenti per le imprese. Saranno infatti i nuovi organi comunitari, Parlamento, Commissione e Consiglio Europeo, a orientare le scelte strategiche dei proenissimi anni per contemperare l’impulso necessario all’innovazione con il mantenimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 e dell'impegno dell'Ue a conseguire la neutralità climatica entro il 2050 riducendo le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

“Il mondo - sottolinea Marco Villa, presidente Animp - ci chiede meno emissioni. Ma non può fare a meno di energia, anzi. La sfida che il mondo dell’impiantistica industriale, con la politica, le aziende, la ricerca e la finanza deve affrontare in un mondo sempre più ipercomplesso è: più energia e meno emissioni.”

Così, mentre a livello governativo si torna a parlare di Piano Mattei, nucleare e delle soluzioni per assicurare indipendenza energetica nella traiettoria dello sviluppo sostenibile, la Campania diventa per due giorni capitale dell’impiantistica industriale grazie alla scelta di ANIMP di accogliere per due giorni a Salerno – il 20 e il 21 giugno 2024 (Grand Hotel Salerno) col supporto delle più alte istituzioni italiane il gotha delle imprese, dell’innovazione e dell’università per confrontarsi e offrire soluzioni concrete per mantenere competitiva la filiera industriale italiana nel complesso scenario internazionale.

L’impiantistica industriale italiana infatti genera l’11% del PIL prevalentemente nella bilancia dell’export, contribuendo a sostanziare il made in Italy anche in un settore strategico di player internazionali con la realizzazione di impianti praticamente in tutti i continenti.

Tra i temi al centro dei ragionamenti e dei contributi da esperti di fama internazionale e da rappresentanti delle istituzioni e delle massime realtà aziendali italiane, l’evoluzione del contesto geopolitico degli ultimi anni, l’aumento dei costi dell’energia, gli obiettivi relativi alla transizione energetica, la competitività concreta basata sul rispetto di diritti e leggi di mercato condivise, la ricerca di professionisti e di tecnici, la costruzione di una nuova consapevolezza dell’integrazione tra fonti tradizionali e rinnovabili per centrare gli obiettivi dello sviluppo sostenibile.