"Fosso imperatore, ridateci l'ossigeno. Ora basta !"

Cittadini in strada a S. Valentino Torio contro gli scarichi abusivi delle industrie

San Valentino Torio.  

Arrivati in via Zaccagnuolo, al confine tra Nocera Inferiore e S. Valentino Torio, si viene assaliti da un puzzo. Un'aria maleodorante che si sprigiona dal canale Fosso Imperatore. Con questa puzza le famiglie che abitano in zona sono costrette a viverci, giorno e notte. Effluvi maleodoranti che li costringono a barricarsi in casa ed a tenere le finestre chiuse anche durante l'estate. Ieri pomeriggio i residenti sono scesi in strada per dire “basta”. “Canale Fosso imperatore ora basta, ridateci l'ossigeno” si legge sui cartelli affissi in strada. E per rendere il concetto più chiaro che così non si può andare più avanti, i manifestanti, uomini, donne e bambini indossavano mascherine antipolveri. "Le aziende di fosso imperatore ci stanno rovinando la vita", tuonano i residenti. Sotto accusa finiscono gli scarichi industriali abusivi nel canale: “ci scaricano dentro di tutto, spiegano i residenti. Qualche giorno fa ci sono finiti anche gli scarti di lavorazione delle aziende di pomodori. Non è più possibile andare avanti in questo modo. Qui ci sono tanti bambini e non possiamo farli vivere in questo schifo. Le autorità non possono restare a guardare”. Il vicesindaco del comune di San Valentino Torio Rosanna Ruggiero: “Noi non siamo contro nessuno. Non vogliamo che chiudano le aziende quello che vogliamo è che vengano chiusi gli scarichi abusivi nel canale. Il nostro appello va al sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato affinchè si attivi a chiudere gli sversamenti abusivi provenienti dall'area industriale nocerina. Noi come comune di S. Valentino Torio siamo pronti a fare la nostra parte”. Alla manifestazione di via Zaccagnuolo anche Michele Buonomo presidente di Legambiente Campania: “Torneremo qui ad inizio settembre nell'ambito di Goletta del fiume Sarno. Questo è un problema industriale almeno a giudicare dall'odore nauseabondo che si avverte in tutta la zona. Questi canali, meno osservati per la loro dimensione, sono a volte tra i più pericolosi. Queste acque o vanno in torrenti o, ancora peggio, in falda arrecando rischio alla salute dei cittadini ed alla qualità della produzione agricola”.

G.A.