Stangata Tari a Scafati, gli "arancioni" attaccano l'amministrazione comunale.
«In queste ore - si legge in una nota del movimento civico - cittadini e commercianti stanno ricevendo le bollette Tari relative all'anno 2015 ed è già tanta la rabbia che investe soprattutto il settore commerciale; perchè se è vero che per i nuclei familiari superiori ai 3 componenti sono previsti risparmi, per i proprietari di attività commerciali - e allo stesso tempo residenti- la mazzata è doppia.
Abbiamo più volte sollevato e denunciato che l'aumento spropositato fino al 25% delle tariffe per le "utenze non domestiche" (negozi e attività commerciali) non poteva che rappresentare un colpo di grazia per coloro i quali continuano a resistere con la loro attività provando a dare slancio al tessuto commerciale scafatese.
Non si può, inoltre, non tenere conto dei costi e dell’elevata pressione fiscale che queste persone devono già affrontare per sopravvivere e mandare avanti le loro famiglie.
E’ necessario, altresì, considerare il dramma sociale della disoccupazione e del momento economico in cui viviamo prima di mettere le mani nelle tasche dei cittadini, pertanto resta sempre attuale la proposta di Scafati Arancione depositata in Consiglio Comunale all'atto di deliberazione delle tariffe e che speriamo venga discussa in Commissione, perchè l'idea di progressività dell'imposta, di sgravi fiscali e di incentivi ai virtuosi, a famiglie con reddito basso, con flgli a carico, con disabili a carico, non è questione astratta, ma una soluzione di giustizia sociale e allo stesso modo bisogna andare necessariamente incontro ai commercianti, massacrati e vessati quotidianamente da una fiscalità sempre più opprimente e stringente».
Redazione Sa