Fiume Sarno, sopralluogo a Scafati del professor Antonio Giordano

Prosegue la battaglia dell'Amministrazione: "Vogliamo vederci chiaro"

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Scafati.  

Alla luce della nota che il Ministero dell’Ambiente, ha inviato all’Autorità di Bacino Appennino Meridionale, alla Regione Campania e all’Ente Idrico, nella quale si chiede di relazionare entro la data del 4 ottobre 2024 sulle problematiche riguardanti la qualità delle acque, le opere infrastrutturali del sistema fognario e le  operazioni di dragaggio, nel pomeriggio di ieri, il prof. Antonio Giordano è stato a Scafati per un sopralluogo e per pianificare con il Sindaco e l’amministrazione azioni da intraprendere nell’immediato a partire da uno studio scientifico che si fondi su un approccio “One Health” e sull’interconnessione tra salute umana, animale e dell’ambiente.

Il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti: “Nel mentre attendiamo la data del 4 ottobre per conoscere le risposte e i dati richiesti dal Ministero dell’Ambiente su nostra sollecitazione agli Enti competenti in materia di disinquinamento e opere strutturali, continuiamo la nostra battaglia per la verità interloquendo con i Ministeri e con il Governo e facendoci supportare per la parte scientifica dal Prof. Giordano che ho incontrato ieri pomeriggio al Comune per concordare azioni immediate a partire dalla realizzazione di uno studio scientifico accurato, andando nel dettaglio a prelevare campioni nelle zone critiche, per avere dati certi e poter valutare seriamente l’incidenza dell’inquinamento del Fiume sui tumori, sulle patologie
dismetaboliche e sulle malformazioni genetiche nel  territorio dei trentanove comuni delle tre province attraversate dal Sarno. Al Ministero della Salute chiederemo le SDO (scheda di dimissione ospedaliera) dei pazienti delle strutture ospedaliere del nostro territorio. Istituiremo un comitato etico di esperti, che possa, come già fatto per la ‘Terra dei Fuochi’, identificare le sostanze che insultano non solo le persone ma anche gli animali e l’ambiente secondo un approccio ‘One Health’ della salute, attivando anche un programma di prevenzione"