Baronissi, la Sindaca Petta: "Si conferma Capitale della Pace"

"Ha avuto l’onore di accogliere Sua Beatitudine il Cardinale Pierbattista Pizzaballa"

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Baronissi.  

Una giornata di straordinaria importanza ha caratterizzato la Città di Baronissi, che oggi ha avuto l’onore di accogliere Sua Beatitudine il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini. La presenza del Cardinale, ospitata presso la Chiesa Maria SS.ma di Costantinopoli, ha segnato un momento significativo per il messaggio universale di pace e dialogo interreligioso che porta con sé. L’evento, promosso dall’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno in collaborazione con la Provincia Salernitano-Lucana dell’Immacolata Concezione dei Frati Minori, è stato un’occasione preziosa per riflettere sulla situazione critica di Gerusalemme e dei conflitti in corso in Medio Oriente e riaffermare l’importanza della pace, come indicato dal Salmo 122: “Chiedete pace per Gerusalemme”, che ha rappresentato il filo conduttore del dibattito.

"Non si può parlare in questo momento di pace". Le parole del cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, fotografano chiaramente la situazione attuale in Terra Santa, dove il conflitto tra Hamas e Israele va avanti da mesi. "Una presenza per la pace" – così il patriarca sottolinea la necessità di "lavorare per cessare il fuoco, interrompere le operazioni militari e iniziare un processo di guarigione per creare fiducia reciproca". La Chiesa richiama tutte le parti politiche, che hanno una maggiore responsabilità verso la pace, a parlare di pace ora, anche se potrebbe sembrare esagerato, per poi avviare percorsi di diplomazia politica.

Durante l’incontro, il Cardinale Pizzaballa, rivolgendosi alla platea, ha parlato del negoziato in corso di questi giorni come “ultima occasione disponibile”, delineando il terribile scenario di guerra a cui si assiste, a cui contro, però, sopravvive la solidarietà tra esseri umani.  

«Ci sono tutte le condizioni affinché si possa concludere il negoziato – ha affermato Pizzaballa – È necessario uno sforzo importante. Siamo a un punto di svolta: tutto può andare verso una situazione positiva. Siamo all'ultima possibilità di fermare questa deriva. Verità, giustizia, amore e perdono – insiste sua Beatitudine, ricordando i principi cardine del cattolicesimo - qualunque cosa accadrà, noi vogliamo essere tra quelli che vogliono costruire. Perdonare oggi, per un palestinese, significa giustificare ciò che sta accadendo. Non può farlo, deve attendere" – osserva il cardinale, eppure, la possibilità di perdonare sembra essere l’unica strada possibile per costruire la pace. "Come pastore, devo ricordare che la giustizia senza perdono diventa semplicemente recriminazione e può trasformarsi in vendetta. La fede cristiana deve portare nel dibattito pubblico questa possibilità: a livello personale, a piccoli gruppi, arriverà il momento in cui sarà possibile farlo, perché il perdono è l’unica via per superare questa impasse".

"Alla presenza del Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, abbiamo ribadito l'impegno della Chiesa nel promuovere la pace mondiale: un obiettivo che coinvolge anche la nostra città. L'urgenza di realizzare la pace è evidente, sebbene molti sembrino non volerla. Come cristiani, seguiamo l'esempio del Papa, che ogni domenica supplica le istituzioni e i poteri coinvolti di intraprendere la via del dialogo, anche se spesso le nostre richieste sembrano cadere nel vuoto. Abbiamo invocato l'aiuto della Madonna, Regina della Pace, affinché possa toccare i cuori dei potenti. La Chiesa sta facendo la sua parte e auspichiamo che anche la politica possa contribuire con maggiore determinazione. È fondamentale superare le conflittualità, come quelle attuali sul dibattito sull'autonomia, e ricercare punti di unità all'interno del paese. Come ci invita il Papa, dobbiamo essere artigiani di pace, creando un clima di cooperazione e solidarietà, lontano dall'indifferenza e dalla conflittualità." A dirlo a margine dell'evento per la pace a Gerusalemme svoltosi oggi a Baronissi è il Mons. Andrea Bellandi, Arcivescovo Metropolita di Salerno-Campagna-Acerno.

“Accogliere a Baronissi sua Beatitudine il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini è stato un momento di grandi intensità e spiritualità. In un mondo segnato da divisioni e conflitti, il nostro incontro ha rappresentato un appello universale per la pace, un invito a costruire ponti invece di muri. Gerusalemme, simbolo di fede e speranza per milioni di persone, è al centro del nostro pensiero. Le parole di Papa Francesco risuonano con forza: fare la pace richiede coraggio, più della guerra. Oggi, con determinazione, chiediamo la pace per Gerusalemme e per tutte le terre martoriate dai conflitti. Questo evento non è solo un'occasione di preghiera, ma un impegno concreto a lavorare insieme per un futuro di armonia, rispetto e dignità per la vita di ogni essere umano”. A dirlo è la Sindaca di Baronissi Anna Petta che insieme al Vicesindaco Luca Galdi, l’assessore all’ambiente Alfonso Farina e le consigliere comunali Ester Sapere e Rubina Melchiorre hanno accolto il Cardinale nell’aula consiliare del Comune di Baronissi.

“In questo momento di tragica crisi a Gaza, il nostro impegno per la pace, l’unità e la tolleranza diventa più vitale che mai. Siamo testimoni delle enormi sfide e della sofferenza che attraversano Gerusalemme e la Terra Santa. La nostra Chiesa vive questo periodo con coraggio e dedizione, lavorando instancabilmente per costruire ponti di comprensione tra i popoli. L’esempio di fede e determinazione della Chiesa di Gerusalemme e di sua Beatitudine ci ispira e ci dà forza. In questo contesto difficile, ci uniamo nella speranza di un futuro di pace, riconciliazione e amore reciproco”. A dirlo è Fra Antonio Ridolfi, ministro della Provincia dei Frati Minori salernitano – lucana, che ha coordinato il dialogo religioso insieme ai Frati Francescani del Convento S.S. Santissima Trinità di Baronissi. 

In dono a Sua Beatitudine dal Comune di Baronissi anche un prezioso pannello maiolicato su cui è dipinto a mano il Convento dei Frati che domina la Città, visto dal Parco del Ciliegio, a testimonianza dell’impegno dell’Amministrazione per la promozione della Pace e dei diritti umani.