Gattino scuoiato vivo ad Angri: "Le indagini proseguono, ma non è semplice"

L'aggiornamento dal canile: "Finché Leone non avrà giustizia non troveremo mai pace"

gattino scuoiato vivo ad angri le indagini proseguono ma non e semplice
Angri.  

Giustizia per Leone, il gattino scuoiato vivo e lasciato agonizzante in strada ad Angri. La comunità di Angri, e non solo, chiede a gran voce giustizia per la morte del gattino. La sua storia ha profondamente scosso le comunità della provincia di Salerno. In tantissimi aspettano notizie e aggiornamenti sulle indagini, sperando di poter presto trovare l'autore del brutale gesto. 

Dal canile di Cava de' Tirreni, che dal primo momento ha preso in cura il povero gattino, provando a fare tutto il possibile per salvarlo, arriva ora un aggiornamento:

"Leone è ancora sotto sequestro e non sappiamo quando ritornerà da noi, il periodo massimo della durata delle indagini è di 6 mesi, quindi bisogna aspettare. - scrivono i responsabili del canile, chiarendo anche alcuni altri aspetti - Continuate a chiedere di aprire una raccolta fondi per aumentare una taglia, che poi non so neppure queste "taglie" da chi sono partite, non ho mai visto un nome. Nessuna taglia ufficiale - sottolineano - servirebbe solo a creare altri sciacalli in cerca di denaro e visibilità. La cosa più triste è che c'è gente che li segue e ci crede pure alle idiozie che dicono". 

"Le indagini proseguono, ma non è semplice. La zona del ritrovamento di Leone è quasi tutti i giorni presidiata dalle Forze Dell' Ordine, che ci tengono quanto noi a trovare il responsabile, ma non di certo possono comunicare ne a noi, ne a voi a che punto sono le indagini con degli aggiornamenti, questo vale sia per Leone che per gli esseri umani vittime", spiegano dal canile. 

"Le indagini in generale non prevedono aggiornamenti ovviamente, sarebbe assurdo perché metterebbero al corrente anche gli eventuali responsabili per potersi difendere o altro. Il pensiero di Leone resta fisso nelle nostre menti e nel nostro cuore. Finché non avrà giustizia non troveremo mai pace", le parole dei responsabili del canile.