Stanziola: Riconoscere i cavatielli palomontesi tra i piatti della tradizione

È la proposta avanzata dal consigliere della Provincia di Salerno

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Palomonte.  

 “Il cavatiello palomontese di Ze’ Nunziata tra i piatti dell’antica tradizione enogastronomica campana riconosciuti con una legge “ad hoc” dalla Regione Campania”. È la proposta avanzata dal consigliere della Provincia di Salerno, Carmelo Stanziola, nell’ambito della seconda edizione di SapOri, la rassegna dell’olio extravergine di oliva e della sostenibilità, in corso a Palomonte.

Un evento, nato per la valorizzazione e la tutela dell’olio extravergine di oliva e dei prodotti agroalimentari di Palomonte, organizzato dal Comune di Palomonte e dalla Pro Loco Palomonte, in collaborazione con l’associazione AssoFrantoi Campania, la Provincia di Salerno e l’Università degli Studi di Salerno.

Una partnership tra Enti e associazioni, stipulata un anno fa e che ha dato vita alla creazione con relativo sportello dell’associazione AssoFrantoi Palomonte Op Confoliva a cui hanno aderito circa 60 imprenditori agricoli, l’avvio di un iter di studio dell’Università di Salerno per la realizzazione di un marchio per l’identificazione dei prodotti enogastronomici tipici della Valle del Sele e una proposta di riconoscimento legislativo regionale dell’antico piatto tipico realizzato dalle massaie palomontesi, del “cavatiello palomontese”,  che prenderà il nome di “cavatiello di Ze’ Nunziata”, realizzato a mano e con soli prodotti provenienti dalle terre palomontesi.

Proposta, giunta nell’ambito del convegno sull’olio extravergine di oliva, durante il quale, Stanziola ha sottolineato la necessità di “avviare un iter legislativo di riconoscimento del piatto di cavatielli palomontesi conditi con olio extravergine di oliva nell’ambito tra i piatti della tradizione campana e fare rete con le aziende della ristorazione locale per l’inserimento del piatto nei menù, quale alimento la cui composizione di prodotti rientra proprio nella Dieta Mediterranea riconosciuta Patrimonio immateriale Unesco”.

I dettagli

Nello specifico, i cavatielli palomontesi sono un particolare piatto di pasta realizzato ed incavato a mano con un dito, dalle massaie, con l’utilizzo di farina di grano prodotto in loco, condito con passata di pomodoro, olio extravergine di oliva, formaggio di capra e una foglia di basilico, il tutto proveniente dalle terre e dagli allevamenti di Palomonte.

Proposta accolta favorevolmente dal Comune di Palomonte, come spiega l’assessore all’agricoltura Salvatore Giordano. “Un momento storico per la nostra comunità", spiega l’assessore.

"La proposta di riconoscimento regionale del cavatiello palomontese tra i piatti tipici campani rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio sia in termini di promozione delle eccellenze gastronomiche, che di valorizzazione, tutela dell’ambiente e di sviluppo economico e turistico della Valle del Sele”.

Tutela e valorizzazione delle tipicità ed in particolare dell’olio extravergine di oliva che come spiegato dal Presidente di AssoFrantoi Campania, Giovanni Toriello: “rappresenta una scommessa che coniuga l’attività di aggregazione con gli imprenditori che fanno rete, la ricerca di nuove cultivar di olive e la promozione del prodotto attraverso il brand, rendendo l’olio extravergine di oliva di Palomonte competitivo sul mercato”.

Infine, la richiesta di Assofrantoi Campania all’Ente Provincia di Salerno, di "proporre l’istituzione di una borsa nazionale di riferimento per le quotazioni del prezzo dell’olio di oliva”.

A concludere il convegno, a cui hanno partecipato rappresentanti del mondo delle Istituzioni e associazioni provenienti da tutta la provincia, la presentazione al pubblico da parte dei produttori agricoli di Palomonte di un cesto con tutte le specialità agroalimentari palomontesi, certificate, tipiche della tradizione locale.