Battipaglia conferisce la cittadinanza onoraria postuma a Masha Amini

Tutte le rappresentanti dell'amministrazione presenti in aula hanno tagliato una ciocca di capelli

battipaglia conferisce la cittadinanza onoraria postuma a masha amini

Il gesto in ricordo di Mahsa Amini, la ragazza curdo-iraniana morta dopo essere stata arrestata dalla polizia morale iraniana, simbolo della lotta alla violenza sulle donne.

Battipaglia.  

Un gesto simbolico, di forza e vicinanza. Il Consiglio Comunale di Battipaglia, nella seduta del 3 Aprile, ha inteso, alla unanimità, conferire la cittadinanza onoraria postuma a Masha Amini, la ragazza ventiduenne, di origine curda, arrestata dalla "polizia morale” iraniana, mentre passeggiava con la propria famiglia, perché aveva una ciocca di capelli che usciva dal velo che le copriva la testa e che dopo due giorni, evidentemente per le percosse ricevute, veniva ricoverata in coma in ospedale dove moriva.

Tutte le rappresentanti dell'amministrazione presenti in aula hanno tagliato una ciocca di capelli

"La morte di Masha ha ridato voce a migliaia e migliaia di donne iraniane, ma anche a tanti uomini di quel paese, da decenni sottoposte a umiliazioni intollerabili, che hanno ritrovato il coraggio e la forza di scendere in piazza per rivendicare i loro diritti. Ma quella morte ha riacceso i riflettori del mondo intero sulle condizioni di vita delle donne in Iran , come in Afghanistan, come in altri paesi dove l'estremismo ed il fondamentalismo religioso impongono il loro dettato alle stesse leggi dello Stato", il commento della sindaca Cecilia Francese. 

La delibera verrà inviata a i genitori di Masha Amini ed all'ambasciatore iraniano in Italia a testimoniare la solidarietà e la vicinanza del Comune di Battipaglia alle donne iraniane. 

Dopo la votazione della delibera, con un gesto altamente simbolico, tutte le Consigliere Comunali e le Assessore Comunali presenti in aula, hanno voluto tagliare, insieme alla sindaca, una ciocca dei propri capelli, adottando quel gesto di protesta che è diventato il simbolo della lotta delle donne iraniane per esprimere la loro vicinanza a quelle lotte.

"Ringrazio tutti i Consiglieri Comunali che, indipendentemente dalla loro appartenenza politica e dalla loro collocazione in Consiglio Comunale, hanno raccolto all'unanimità l'invito a votare una delibera di tale valore politico", le parole della sindaca Cecilia Francese.