Amarezza a Cava de’ Tirreni: ignoti, nel pomeriggio di ieri, hanno rubato la targa in ricordo della partigiana Lidia Menapace, collocata nella villa comunale “Falcone e Borsellino”.
A denunciare l’episodio è stata la sezione cittadina dell’Anpi. Il presidente Luca Pastore ha fortemente condannato l’accaduto, chiedendo all’amministrazione di intervenire e alle forze dell’ordine di risalire ai responsabili.
L’ira dell’Anpi
La targa in ricordo della Partigiana Lidia Menapace era stata apposta il 25 aprile 2021, in concomitanza con la piantumazione di un acero e rientrava in un più ampio progetto denominato “Il Giardino della Resistenza”, ideato e realizzato dall’Associazione Agorà “per far sì che la memoria storica non andasse perduta e che, anzi, la Resistenza fosse un monito per le giovani generazioni”, ha spiegato il presidente Pastore.
“Ecco perché la rimozione della targa assume una valenza ancora più grave, aggiunge.
La richiesta all’amministrazione
La sezione cittadina dell’Anpi chiede quindi ai rappresentati istituzionali, il Sindaco Dott. Vincenzo Servalli e il Comandate della Polizia Municipale di Cava de’Tirreni Dott. Stefano Cicalese di intervenire per accertare le responsabilità e ripristinare lo stato dei luoghi con una nuova targa e un nuovo acero rosso.
La solidarietà della Cgil
La CGIL Provinciale di Salerno esprime piena solidarietà all’ ANPI provinciale di Salerno, nella persona del suo Presidente Ubaldo Baldi unitamente al Presidente della Sezione Anpi di Cava de’ Tirreni, Luca Pastore e condanna con fermezza il furto della targa.
"Nello stigmatizzare e nel condannare l'insano gesto, la Camera del Lavoro Territoriale di Salerno - si legge nella nota a firma del Segretario Generale Cgil Salerno Antonio Apadula - invita alla vigilanza e chiede alle autorità preposte che sia fatto il possibile per trovare i responsabili e che gli stessi siano giustamente condannati per il vile gesto compiuto nei confronti di un simbolo di grande significato per tutti gli antifascisti. Siamo stanchi e arrabbiati per il continuo ripetersi di atti tanto vigliacchi quanto offensivi perpetrati in quei luoghi che vanno considerati quali baluardi di democrazia e libertà.
Quello che preoccupa, nell’attuale fase politica che il nostro Paese sta attraversando, è la sottovalutazione di gesti che non possiamo permetterci di considerare solo ragazzate e, di conseguenza, archiviati con un’alzata di spalle.
Se gli autori del gesto hanno l’obiettivo di indebolire chi incarna i valori di pace, libertà e antifascismo, ebbene possiamo affermare che questo attacco vigliacco ha fallito. Noi saremo sempre al fianco di chi combatte per la difesa dei valori che sono alla base della nostra Costituzione”.