Sarno, abbattimento ex polo fieristico: "Restituita area mercatale ai cittadini"

Sarno in Azione: “Far rivivere quel momento di valorizzazione della nostra città”

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Sarno.  

Terminati i lavori di demolizione della struttura fieristica di Via San Valentino, a Sarno. Soddisfatta l'amministrazione comunale: "Restituita alla città l'area mercatale". 

"Un tempo esisteva una bella realtà ed era la Fiera della Città di Sarno, che occupava parte dell'area mercatale di Via San Valentino - ha raccontato il primo cittadino - Poi ci fu la tragica alluvione del 5 maggio 1998 e l'area fu occupata per motivi emergenziali. Doveva essere lasciata libera ma gli organizzatori si opposero e chiesero i danni. Il Comune di Sarno perse e fu costretto a pagare circa 55 mila euro. Le lamiere, però, rimasero lì, la Fiera non ripartì.".

La Cassazione, nel 2018, stabilì invece che l'importo che il Comune di Sarno doveva pagare era pari ad € 7.000 circa, con condanna alla restituzione della diifferenza e pagamento delle spese legali.

"Nessuno credeva ad un ribaltamento tale. Si tenta una conciliazione ma, nonostante tanti incontri, non si raggiunse nessun accordo con la controparte. Il Comune di Sarno, con diversi atti, ordinò la rimozione delle lamiere e dei rifiuti, in quanto i tecnici, soprattutto dopo l'aeroromoto del 2020, relazionarono sulla loro pericolosità per la pubblica e privata incolumità. L'ordinanza viene impugnata dal Tar, il Comune si difende e la controparte, pur potendo, non chiede la sospensiva della stessa, per cui il provvedimento del Sindaco rimane valido ed efficace", racconta il primo cittadino.

La struttura era inutilizzabile, le lamiere, a causa del forte vento, un pericolo per la pubblica e privata incolumità, per cui l'Ufficio Ecologia e Ambiente, di concerto con la Protezione civile, ha trovato una soluzione tecnica che non comporta impegno di spesa per l'Ente, per mettere in sicurezza l'area mercatale e per non avere danno ambientale, con trasformazione dei materiali. 

"L'area mercatale sarà libera e sicura, a costo zero, si potrà riqualificare. Potranno fiorire altre attività produttive. È un obiettivo di tutta l'Amministrazione, soprattutto di chi ha a cuore il mercato, le attività produttive, l'ambiente, la sicurezza, il decoro cittadino", le parole del sindaco Canfora.

In merito alla vicenda è intervenuto anche Sarno in Azione, attraverso le parole del segretario cittadino, Vincenzo Sirica, il quale si è fatto portavoce del pensiero del gruppo politico in merito all’abbattimento della struttura sita nell’area mercatale di via San Valentino.

“La fiera dell’artigianato e dell’agricoltura della città di Sarno è stato un evento bello, importante ed attraente, perché chi l’ha ideata non voleva portare a Sarno un qualcosa di sconnesso col territorio, ma valorizzare invece l’economia legata al mondo rurale. Questa è la nostra vera ricchezza, ovvero la campagna e l’agricoltura”.

L’Ente comunale, infatti, grazie all’unione di intenti tra l’ufficio ecologia ed ambiente e la Protezione Civile, ha potuto procedere con la definitiva messa in sicurezza dell’area, senza alcun impegno di spesa.

“Anziché continuare a coltivare la naturale vocazione del territorio, abbiamo investito in aree industriali, che non rendono, sono malgestite e dunque causa di contenziosi giudiziari; abbiamo permesso l’edilizia abusiva che ha cementificato il nostro petrolio verde. Non mi soffermo sulle modalità di eliminazione dei ruderi della vecchia fiera, né sul contenzioso giudiziario, a suo tempo nato con i proprietari. Credo però che sia compito dell’opposizione e della maggioranza far rivivere la fiera dell’agricoltura e dell’artigianato, ed è su questo che dovremmo soffermarci. Dovremmo impegnare in questo lavoro – ha continuato il segretario cittadino – anche chi in passato l’aveva fatta nascere e crescere, poiché, a mio avviso, sarebbe un giusto riconoscimento a chi aveva realizzato un evento che attirava tantissimi visitatori e di conseguenza ricchezza per Sarno”.

“Saremmo davvero lieti – ha concluso Vincenzo Sirica – se l’Amministrazione Canfora prendesse in considerazione l’idea e la portasse a compimento. Diversamente vuol dire che ci impegneremo noi a farla rinascere, quando i cittadini, se vorranno, ci accorderanno la loro fiducia per amministrare la nostra bellissima città”.