Il Consiglio comunale di ieri pomeriggio ha approvato, tutti i punti all’ordine del giorno: l’aggiornamento del piano delle alienazioni e valorizzazione 2022; l’aggiornamento del piano triennale dei lavori pubblici 2022; il piano di riequilibrio finanziario pluriennale e i debiti fuori bilancio.
“Con l’approvazione del Consiglio comunale del Piano di Riequilibrio – afferma il Sindaco Vincenzo Servalli – comincia il risanamento strutturale degli equilibri economici finanziari del Comune. Avremmo potuto farne a meno, lasciare alla prossima amministrazione la patata bollente ma non è il nostro modo di amministrare. Siano stati chiamati a risolvere i problemi della Città e lo facciamo senza tirarci indietro, senza nascondere nulla, mettendoci la faccia, in prima persona assumendoci in pieno la responsabilità di mettere, una volta per tutte, la parola fine ad una situazione economica finanziaria del Comune difficile, per una massa debitoria che si trascina da decenni e che con gli anni della pandemia, delle mancate riscossioni imposte dallo Stato, ha condotto tantissimi Comuni italiani, dalle grandi città e quelle medio piccole, ad entrare in sofferenza, tanto da ricorrere ad uno strumento che è previsto per legge, e che consente di metter un punto e ripartire. Nessun dramma, nessuna mano in tasca ai cittadini ma solo una ristrutturazione complessiva che ha un tempo che va dai quattro ad un massimo di 20 anni. Il piano infatti è dinamico e viene monitorato ogni sei mesi proprio per poter essere rimodulato in relazione ai nuovi equilibri economici finanziari che ci saranno di anno in anno”.
Il piano di riequilibrio finanziario ha portato all’accertamento complessivo delle passività del Comune pari a 59.242.217, 58 euro ed è stato approvato con 12 voti a favore. 1 astenuto e 6 contrari.
“Il piano di riequilibrio – afferma l’Assessore al Bilancio Antonella Garofalo - non è l’indebitamento dell’Ente ma la soluzione allo stesso. Il programma di risanamento è molto articolato, in parti discorsive ma soprattutto in schede tecniche che dimostrano come l’Ente sia in grado di risollevarsi. Gli strumenti principali sono tesi al recupero dei crediti vantati dal Comune, ad un miglioramento dell’intera macchina amministrativa, all’ estinzione dei mutui (e quindi dell’indebitamento dell’ente) così da ritrovare uno stabile equilibrio fra entrate ed uscite. Adesso inizia una nuova sfida che dovrà portarci all’ approvazione del piano da parte dell’organo superiore di revisione”.