Contrasto alla ludopatia: presentato a Fisciano il progetto "Io non rischio"

A partire da settembre saranno attivi due sportelli di ascolto

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Fisciano.  

Aiutare i soggetti più deboli e contrastare un fenomeno che, purtroppo, come confermano alcuni dati ufficiali, sembra essere in continua espansione. E’ questo il principale obiettivo del progetto “IO NON RISCHIO”, presentato questa mattina presso la sede de “La Solidarietà” di Fisciano, che partirà ufficialmente dal prossimo mese di settembre, finanziato dalla Regione Campania con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso apposito decreto dirigenziale n. 466 del 29 luglio 2019.

Il progetto ha visto il sostegno di numerosi Enti e soggetti istituzionali tra cui: il direttore del Consorzio Sociale “Valle dell’Irno” Carmine De Blasio; il Presidente dell’Avis di Pellezzano Lorenzo Citro; il responsabile dell’Associazione Val Calore di Roccadaspide Mario Caputo; il Sindaco del Comune di Fisciano Vincenzo Sessa; il Sindaco di Pellezzano Francesco Morra, il sindaco di Mercato San Severino Antonio Somma; il Sindaco di Calvanico Franco Gismondi; il Sindaco di Bracigliano Gianni Iuliano; il Sindaco di Roccadaspide Gabriele Iuliano; il Sindaco di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinno;

“Le attività che riguardano il contrasto alla ludopatia – ha spiegato il Presidente de “La Solidarietà” Alfonso Sessa nel corso della conferenza stampa - sono una nostra vecchia conoscenza, perché nel recente passato abbiamo già realizzato progetti di contrasto a questa patologia. Oggi, dopo aver messo alle spalle (almeno così sembra) il problema Covid, siamo pronti a ripartire con una serie di iniziative tra cui questo importante progetto che ha come scopo quello di aiutare i soggetti colpiti da questo disagio che, purtroppo, coinvolge anche i familiari delle vittime”.

“In un primo step – ha detto ancora il Presidente Sessa – ci occuperemo di sensibilizzare la cittadinanza attraverso una campagna informativa che vedrà coinvolte anche le scuole dei territori promotori del progetto, dove verranno organizzati seminari per diffondere una cultura della prevenzione sui rischi che potrebbero derivare da simili patologie. Giova ricordare che è un progetto realizzato in rete con quasi tutti i Comuni della Valle dell’Irno, con la nostra consorella Associazione Avis di Pellezzano e l’Associazione Val Calore di Roccadaspide, con il Consorzio Sociale “Valle dell’Irno” e con i Comuni di Roccadaspide e San Giorgio a Cremano in provincia di Napoli. Successivamente apriremo due sportelli di ascolto: uno presso la sede del nostro sodalizio a Lancusi di Fisciano e un altro a San Giorgio a Cremano dove abbiamo un ente partner che è il C.I.S.L.A.E. Con questa organizzazione contiamo di realizzare un percorso di recupero nei confronti di coloro che vorranno sottoporsi, gratuitamente e in anonimato per tutelare la privacy, a questa forma di aiuto, sottolineando che tra i nostri obiettivi c’è anche quello di allargare sempre più il raggio d’azione cercando di coinvolgere tutto il territorio della Regione Campania”.

D’accordo con quanto affermato dal Presidente Sessa anche il coordinatore dei servizi sociali de “La Solidarietà” Antonio De Chiara e il Presidente del Consorzio Sociale Valle dell’Irno, De Blasio, che nei loro interventi hanno sottolineato come questa patologia possa essere talmente insidiosa da affliggere non solo chi è coinvolto in prima persona, ma anche coloro che sono intorno quali familiari e persone care. Proprio per questo bisogna sostenere progetti come “Io non rischio”, che oltre a contrastare tali fenomeni, hanno l’obiettivo di puntare i riflettori su problemi di disagio sociale per affrontarli e ostacolarli al meglio.

Il percorso di assistenza e supporto ai soggetti affetti da ludopatia, sarà monitorato da personale esperto dell’Associazione Capofila con la presenza di psicologi, sociologi e consulenti legali e avrà anche dei risvolti di tipo sanitario assistenziale con l’immissione in centri specializzati della Regione Campania dei soggetti maggiormente affetti da questa patologia. Infine sarà effettuata una pubblicazione comprendente i dati dell’attività e i risultati ottenuti nel percorso progettuale che sarà messo a disposizione degli Enti territoriali che ne faranno richiesta.