Agente della polizia municipale aggredita a Ravello, la solidarietà di Csa

Rispoli: "In Costiera amalfitana bisogna garantire l'ordine pubblico senza la dotazioni di armi"

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Ravello.  

"All'agente di polizia municipale di Ravello aggredita a Ravello dal conducente di un mini van va la solidarietà della Csa provinciale. Ma sulla vicenda va aperta una riflessione, soprattutto sugli agenti in servizio nelle città della Costiera amalfitana. Non è possibile che in un comprensorio, visitato da turisti di tutto il mondo, i livelli di organico siano ridotti all'osso. Solo a Ravello, per intenderci, si sono tre agenti, di cui due sono donne. Non parliamo poi della dotazione di armi per il personale, che è pari quasi a zero. Come si fa a tutelare l'ordine pubblico con una platea di turisti così vasta? Se non ci sarà un cambiamento radicale su tutto questo, conteremo ancora altri episodi simili".

Così Angelo Rispoli, segretario della Csa provinciale, interviene sul caso della vigilessa aggredita a Ravello. "Tolleranza zero davanti a questi episodi di inciviltà. Ci auguriamo la mano pesante della magistratura, affinché scoraggi atteggiamenti del genere. Gli agenti di polizia municipale, però, vanno tutelati attraverso una maggiore organizzazione del lavoro e un incremento di assunzioni. Su questo fronte i comuni della Costiera amalfitana lasciano a desiderare. Ci aspettiamo un cambio di rotta. Presenteremo una richiesta di incontro al prefetto e al questore affinché vengano impartite direttive puntuali  alle amministrazioni comunali. Per erogare sicurezza bisogna lavorare in sicurezza".