Festa nel borgo di Caselle in Pittari per i 100 anni di Rocco Loguercio. A fargli visita ieri pomeriggio, tra parenti e amici, anche il primo cittadino Giampiero Nuzzo. Con il traguardo raggiunto da Rocco sono nuovamente quattro i centenari a Caselle in Pittari.
«Il Nostro concittadino Rocco ha attraversato un secolo di storia casellese: un evento davvero straordinario, un compleanno speciale, motivo di orgoglio per tutta la comunità di Caselle in Pittari, che da oggi può contare un nuovo centenario, un altro esempio meraviglioso di longevità» spiega il sindaco.
Rocco è nato in una famiglia umile e modesta, primogenito di 6 figli; mamma Maria e papà Giuseppe erano contadini. Rocco combatté durante la Seconda Guerra Mondiale, all’età di 19 anni fu chiamato al fronte in Russia, partì insieme a tanti altri compagni che però non ha visto più ritornare a casa. Durante il conflitto mondiale, ha subito il congelamento di secondo grado dopo essere stato ferito alle gambe. Fu soccorso da un suo compaesano, Torre Tommaso, che lo riconobbe e lo ha salvato portandolo in spalla fino alla prima stazione utile e successivamente fu ricoverato per molti mesi in un ospedale militare a Varsavia.
Dopo essere stato dimesso rientrò in Italia, giunse in treno fino a Pescara per poi proseguire a piedi fino al suo Paese. Dopo la fine della guerra, nel 1947 si sposa con Maria Grazia da cui avrà 4 figli: Michela, Maria, Antonio e Giuseppina. Oggi Nonno Rocco è circondato anche dall’affetto di 11 nipoti e ben 13 pronipoti. Ha dedicato la sua intera vita al lavoro nei campi, dedito alla famiglia, padre premuroso e nonno esemplare.