Lambiase scrive alla Regione: "Abolire il Piano casa, non tutela l'ambiente"

L'assessore battipagliese si rivolge direttamente a Bruno Discepolo.

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Battipaglia.  

"Assessore, rivolgo questo mio appello direttamente a lei, avendo in più occasioni apprezzato la sua sensibilità per le tematiche ambientali e la sua attenzione alle questioni relative al "sano" governo del territorio. Per esperienza personale, avendo avuto occasione di seguire le fasi di attuazione e/o il processo di formazione di alcuni Piani Urbanistici, sono sempre più convinto che la legge regionale 19/2009 (conosciuta come "Piano Casa") va cancellata o integralmente rinnovata". Comincia così la lettera con la quale l'assessore del Comune di Battipaglia, Gianpaolo Lambiase, ha invocato l'intervento della Regione Campania ed in particolare di Bruno Discepolo. 

Per Lambiase "è una legge che nel tempo, a causa di numerose modifiche ed integrazioni, è diventata sempre più "ambigua", lasciando spazio ad interpretazioni inidonee, che consentirebbero il rilascio di permessi di costruire in deroga agli strumenti urbanistici, privilegiando di fatto gli interessi dei privati imprenditori. È una legge che ha permesso (e sta permettendo) la realizzazione di numerosi alloggi, che superano ampiamente le previsioni di crescita ed il dimensionamento dei piani urbanistici, mettendone in discussione obiettivi e priorità. Il "Piano Casa" sta agevolando (attraverso "bonus volumetrici" ed impropri "cambi di destinazione d'uso”) la costruzione di centinaia di nuove abitazioni in aree densamente popolate, prive di standard e servizi essenziali, rendendo sempre più precarie le condizioni di vivibilità dei quartieri", l'allarme lanciato da Lambiase.