Da Scala ad Assisi e da qui a Leopoli per testimoniare un messaggio di speranza e solidarietà. Padre Enzo Fortunato, della basilica di San Francesco, è andato nell’Ucraina martoriata dalla guerra.
Il frate, originario della Costiera Amalfitana, è partito a bordo di un mezzo dell’Humanitas di Salerno carico di generi di prima necessità. Pacchi raccolti grazie alle donazioni dei cittadini della Costiera: nei giorni di Pasqua il ritorno a casa dopo giorni di viaggio estenuante.
"Terminata la visita al centro rifugiati di Terebovlia, 160 chilometri a Sud di Leopoli, la partenza, alle 22.30 al termine della cena offerta dal sindaco. Il viaggio di rientro è stato accompagnato da riflessioni ed emozioni, soprattutto per aver fatto qualcosa di utile per gente a cui non è rimasto altro che la dignità - il racconto dell'Agi, che ha seguito la missione -. Il pranzo di Pasqua è stato frugale sul primo autogrill in territorio italiano. Padre Enzo, estenuato, come ogni sera non ha tradito l'impegno social nell'incontro virtuale col suo pubblico. Ad Assisi ci aspettava un pasto caldo e un letto per riposare. Al risveglio, la notizia di nuovi missili su Leopoli".
Padre Enzo Fortunato ha tenuto una sorta di diario social del viaggio umanitario: "In quesri giorni ho incrociato sguardi di disperazione. Tutto questo dolore l'ho raccolto e lo farò diventare preghiera sulla tomba di San Francesco, il santo universale della pace".