"Il nuovo tracciato dell’alta velocità proposto da Rete Ferrovie Italiane e dal Governo preoccupa l’amministrazione comunale. E non solo quella di Eboli". Comincia così la riflessione che il Comune guidato dal sindaco Mario Conte avanza a proposito del primo lotto Battipaglia-Romagnano al Monte.
Una preoccupazione manifestata dopo l'incontro con i tecnici di Rfi e la comunità ebolitana. Ben 34 i quesiti avanzati alla società di trasporto e per i quali è stata richiesta risposta scritta, all'ìinterno di cinque macro-questioni:
1. Rassicurazioni sulla realizzazione del lotto 0 che da Salerno arriva a Battipaglia, per evitare di realizzare un tratto di Alta Velocità nel nostro territorio scollegato da Salerno e Napoli e, quindi, dal resto del Paese;
2. Chiarimenti sulla scelta del tracciato che corre lungo l’autostrada e sul perché non si è preferito utilizzare la dorsale tirrenica, lungo la via ferrata già esistente da Battipaglia a Reggio Calabria;
3. Preoccupazione dell’impatto dell’opera su abitazioni, terreni ed opifici, con richiesta espressa di spostare il tracciato più a Sud dove vi sono minore interferenze;
4. Necessità di prevedere nella piana del Sele una stazione a servizio di cittadini e imprese, affinché l’opera sia di reale utilità per una vasta comunità ed il settore trainante dell’agroalimentare;
5. Necessità di collegare l’Alta Velocità con le linee ferroviarie esistenti, compresa la linea metropolitana, e programmare lo sviluppo della nuova linea Eboli-Calitri-Metaponto.
"In attesa delle risposte di Rfi, considerato quanto emerso nel corso del dibattito, l’amministrazione mantiene alta l’attenzione a tutela del territorio e di tutti gli ebolitani - prosegue la compagine contiana -. Unitamente a tutti i sindaci del territorio interessato dal tracciato, anche il nostro ente ha chiesto al Cugri (Consorzio Interuniversitario per la Previsione e Prevenzione Grandi Rischi) una relazione dettagliata che evidenzi l’impatto ambientale per il territorio e individui un diverso tracciato che non preveda abbattimenti. L’ufficio urbanistica dell’ente, d’altro canto, ha già inviato ieri le proprie osservazioni al ministero della Transizione ecologica, che dovrà esprimere il via libera alla valutazione ambientale dell’infrastruttura, evidenziandone i rischi e l’impatto negativo sul nostro territorio e, conseguentemente, ha chiesto il rigetto dell’attuale previsione e la modifica del tracciato".
Non solo. "Sin qui gli atti ufficiali prodotti che testimoniano come l’amministrazione comunale, preoccupata che l’opera non arrechi alcun beneficio per cittadini e imprese, si stia impegnando per tutelare i proprietari di case, terreni ed opifici, destinati dal tracciato proposto ad essere abbattuti, ben consapevole che il valore di una casa o di un opificio non è solo quello di mercato, ma è frutto di sacrifici, di emozioni e valori non convertibili in denaro - la rivendicazione del Comune di Eboli -. L’alta velocità per i cittadini e l’alta capacità per le merci sono imprescindibili per un futuro sviluppo del territorio e devono essere volano di crescita per l’economia del sud, ma ciò potrà avvenire solo con la condivisione dei territori su cui vanno ad incidere. Progetti calati dall’alto, dunque, senza che le comunità interessate ne ricavino alcun vantaggio, non saranno avallati. Per questi motivi condivideremo con i cittadini tutte le prossime iniziative".