Potrebbe aver provocato danni ambientali meno gravi del previsto l'incendio avvenuto venerdì sera in un'azienda di Eboli. Le fiamme, che hanno letteralmente devastato lo stabilimento industriale, hanno generato una densa colonna di fumo nero che ha sovrastato per ore le città di Eboli e Battipaglia. Nelle scorse ore, però, l'Arpac ha reso noti i primi risultati dei rilievi effettuati. «Dalle prime analisi non sono emersi problemi per quanto riguarda l'aria. Gli accertamenti, infatti, non hanno riscontrato problemi d'inquinamento», ha spiegato il sindaco di Eboli, Mario Conte che ha seguito da vicino l'intera vicenda. Nelle ore immediatamente successive al rogo, infatti, la fascia tricolore aveva firmato anche un'ordinanza con la quale vietava la vendita ed il consumo dei prodotti agricoli. Una decisione presa a scopo precauzionale e che resterà in vigore fino a quando non sarà completalto il campionamento dei suoli superficiali. «Non siamo molto preoccupati. A scopo precauzionale - ha aggiunto Conto - ho fatto un'ordinanza con la quale ho vietato raccolta, vendita e consumo dei prodotti coltivati a pieno campo. Ma l'area circostante l'azienda è completamente coperta a serre. Per quanto riguarda la possibilità di una ricaduta dei fumi sui terreni, invece, abbiamo verificato che il vento forte ha trasportato oltre il fumo, quindi non è ricaduto nelle vicinanze dell'azienda o nelle prossime vicinaze. In ogni caso aspettiamo le analisi dell'Arpac per valutare se prendere ulteriori provvedimenti».
Maxi-rogo ad Eboli, cauto ottimismo dopo le prime analisi dell'Arpac
Il sindaco Conte conferma: «Il vento ha allontanato il fumo che non è ricaduto sui terreni»
Eboli.