"L’amico Silvestro Caputo, presidente del hruppo "Habitat" di Raito, ci ha lasciato. Per molti la sua morte è stata inattesa, in una fase caratterizzata da continui lockdown che hanno impedito incontri al Gruppo. Silvestro è stato sempre attento ad assicurare continuità al Gruppo, forte della convinzione dell’importanza fondamentale della cultura, in tanti dei suoi aspetti. È stato così quando si trattava di intervenire in una vicenda ambientale, valutare una tela in Chiesa, o costruire uno spazio per i libri aperto alla cittadinanza". Così, in una nota, il comitato vietrese per la difesa dei Beni Comuni ha ricordato la propria guida.
A firmare il commiato Alfonso Gambardella, Antonio Luciano, Daria Scotto, Giuseppe Schiavone e Vincenzo Buonuomo.
"Un impegno senza forzature di alcun genere, con la gentilezza che lo ha sempre caratterizzato nei rapporti con gli altri. Un amico prezioso quando si affrontavano temi cittadini complessi in cui emergeva tutta la sua competenza e la sua professionalità. Per il suo carattere schivo, Silvestro non era tipo da mettersi troppo in mostra. Una dote che non è da tutti oggigiorno. Amava lavorare in silenzio, in modo discreto. Amava il lavoro ben fatto e la soddisfazione dipinta sul viso dei suoi concittadini - il commosso ricordo -. Non cercava l’applauso e crediamo che non avrebbe approvato neanche quelli che gli sono stati spontaneamente tributati da chi gli voleva bene nel giorno del commiato. La triste notizia della sua scomparsa è stata accolta con sommo dispiacere e sconforto da tanti vietresi fuoriusciti come Tonia Willburger (ex presidente CTA Vietri ed ex assessore al turismo del Comune di Salerno), Giovanni Esposito (funzionario per le Tecnologie della Segreteria tecnica della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Salerno e Avellino), il raitese Umberto Criscuolo (residente a Mestre, impiegato presso il Museo Civico di Venezia, appassionato di storia locale), e sicuramente da tantissimi altri che hanno avuto il piacere di conoscerlo e di lavorare con lui".
