Allerta maltempo arancione, scuole chiuse nell'Agro

La decisione dei sindaci a seguito di comunicazione della Protezione Civile Regionale

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Roccapiemonte.  

Torna l’allerta maltempo arancione sulla provincia di Salerno e i sindaci dell’Agro Nocerino Sarnese corrono ai ripari. Il sindaco di Roccapiemonte Carmine Pagano, a seguito di comunicazione della Protezione Civile Regionale di un'allerta meteo di criticità arancione che interesserà anche l'area geografica che comprende il territorio comunale, ha annunciato che per domani venerdì 26 novembre, è prevista la sospensione delle attività didattiche per le scuole cittadine di ogni ordine e grado. 

Analogo provvedimento anche a Nocera Inferiore, Superiore, Angri, Pagani. Non è escluso che nelle prossime ore i primi cittadini di altri comuni prendano analoghi provvedimenti. 

Inoltre, considerato le forti precipitazioni, anche a carattere temporalesco, previste e "stanti le note criticità territoriali e i pregressi episodi alluvionali e di esondazioni e/o tracimazioni degli alvei e delle aste torrentizie intracomunali verificatisi in analoghe circostanze metereologiche - si legge nell'ordinanza a firma del sindaco Manlio Torquato - si ritiene necessario tutelare la popolazione affinché durante la giornata anzidetta si distanzi dai corsi d’acqua, non sosti nei pressi degli stessi, né ai piani terranei o in zone sottoposte agli stessi, né in abitazioni prospicienti ai corsi d’acqua, e comunque di assumere condotte di prudenza, e distanziamento dagli alvei".

Da Angri, il sindaco Cosimo Ferraioli aggiunge: "In virtù dell’ennesima allerta meteo arancione che ci mette in condizione di chiudere le scuole del territorio e a rinunciare a giorni importanti per l’istruzione dei nostri figli, ho intenzione di richiedere una modifica del Piano Comunale della Protezione Civile affinché si attivino automaticamente le lezioni in DAD nel caso di allerta arancione, per quegli edifici/plessi scolastici situati nei comuni a rischio idrogeologico.
A tale scopo, già domani convocherò tutti i Dirigenti Scolastici per discutere e approfondire la proposta. Una regola comune a tutti, nel segno dell’omogeneità territoriale, e in difesa sia dell’incolumità dei cittadini che dell’istruzione dei nostri piccoli e giovani concittadini".