Un territorio splendido ma fragile. Che, ciclicamente, chiede il conto. Stavolta solo in termini logistici, per fortuna. La Costiera Amalfitana è spezzata: dopo il distacco di massi dal costone roccioso nel territorio tra Castiglione di Ravello e Atrani, si è resa necessaria l'immediata chiusura della strada che collega il territorio. Uno stop in entrambe le direzioni di marcia, che ha praticamente spezzato a metà la divina. Turisti e cittadini alle prese con gravi disagi, che andranno avanti almeno fino a martedì: per l'inizio della prossima settimana infatti sono previsti i lavori (programmati a tempo di record), ma bisognerà comunque fare i conti con le condizioni meteo. In caso di maltempo, infatti, i tempi potrebbero allungarsi. E, di conseguenza, anche i disagi.
Approntato un piano alternativo che prevede l'utilizzo dei traghetti per gli spostamenti, bypassando così l'unica arteria di comunicazione tra una parte e l'altra del comprensorio. Difficoltà si registrano sia per raggiungere l'ospedale di Castiglione sia per gli studenti e il personale educativo che deve andare a scuola. I servizi sostitutivi funzionano ma è chiaro che i disagi non sono pochi. Intanto, il sindaco di Ravello non nasconde tutto il proprio disappunto per la situazione e chiama a raccolta anche le altre fasce tricolori: "Ancora una volta dobbiamo fare i conti con situazioni del genere - ha spiegato -, è evidente che servono soluzioni strutturali per scongiurare la riproposizione ciclica di problemi che sembrano essere atavici".
Fra le altre cose, a complicare ulteriormente il quadro - come spesso accade - è il rimpallo di responsabilità tra privati, Anas e altri Enti. Un tira e molla che sicuramente non aiuta a trovare una soluzione strutturale (come un piano di messa in sicurezza ragionato e che non debba fare ogni volta i conti con la contingenza del momento), anche in vista della stagione turistica che sta entrando nel vivo.
Giovanbattista Lanzilli