Farmacia comunale a Scafati, addio all’orario continuato

La denuncia di Angelo Matrone: “Morte annunciata e passata nel silenzio generale di tutti”

Scafati.  

Scafati non ha più la sua farmacia h24. Una morte annunciata, passata nel silenzio generale di tutti. Si tratta dell’ennesimo schiaffo a questa città, che subisce solo perché ha la colpa di essere commissariata per infiltrazioni camorristiche”.

Non usa mezze misure Angelo Matrone, già consigliere comunale dell’Ente di Palazzo Mayer, per protestare contro la decisione di portare l’orario di chiusura della farmacia di piazza Madre Teresa di Calcutta alle 21 ed eliminare l’apertura h24 che, dopo la serrata dell’ospedale, l’aveva fatta diventare l’unico presidio sanitario della città. Il provvedimento è diventato esecutivo il 18 settembre scorso per volontà del Consorzio farmaceutico intercomunale, proprietaria della struttura, che ha eliminato il servizio notturno e ha portato a fissare l’apertura dalle 7 alle 21.

Adesso la reperibilità per le emergenze notturne  sarà assicurata a turno da tutte le farmacie presenti sul territorio. In tempi brevi la chiusura serale della struttura del centro Plaza potrà essere prorogata fino alle 22, ma per Matrone questo non basta.

“L’onta dello scioglimento per camorra non è bastato. Adesso non abbiamo nemmeno più una farmacia che resti aperta 24 ore su 24. Un servizio svolto per circa 20 anni, non solo per  la popolazione di Scafati ma anche dei centri limitrofi di Pompei, Boscoreale, Terzigno, Sarno  e Angri, coprendo così un’utenza di oltre 100mila abitanti. Tutto questo, però, non è interessato a chi pensa che governare sia facile usando la calcolatrice e provvedendo a tagliare qualsiasi cosa”, ha continuato Matrone.

“Ma la gente deve sapere che, oltre a un servizio utile per la comunità, si è andati a eliminare qualcosa di importante anche dal punto di vista economico, poiché solo il servizio notturno della farmacia portava nelle casse dell’attività consortile qualcosa come 1.000 euro di contanti ogni giorno e attestandosi così, solo per questa fascia oraria, su circa 30.000 euro mensili. Tutto, ovviamente a fronte della spesa di un solo operatore che garantiva la propria presenza nelle ore notturne e consentiva di incassare 400.000 euro annui. Non mi interessano le beghe tra Consorzio farmaceutico intercomunale e la Commissione straordinaria, perché a perdere sono stati nuovamente i cittadini di Scafati”.

Poi la stoccata: “Dove sono ora tutti quelli che promettevano battaglie e petizioni per non far eliminare il servizio notturno? La farmacia di Scafati non è più h24 e tutto si è consumato nell’indifferenza generale, poiché forse qualcuno è stato bravo a spostare l’attenzione su problemi che non devono interessare la comunità”.

Infine, l’appello: “Il presidente dell’assemblea dei soci del Consorzio, il sindaco di Capaccio Paestum, Franco Palumbo, in passato ha detto che la farmacia h24 di Scafati era una risorsa del territorio e avrebbe fatto il possibile per non far cessare il servizio notturno. Auspico un suo intervento, per dare vita a un confronto costruttivo con la Commissione straordinaria per ripristinare l’orario continuato”.

Redazione Salerno