Cenere dalle montagne incendiate e il mare diventa nero

E' successo in Costiera amalfitana dove dalle rocce sono cominciate a sgorgare cascate di detriti

Gli effetti degli acquazzoni si sono avvertiti anche ad Atrani dove è stato istituito un temporaneo divieto di balneazione

Positano.  

Con le prime piogge arrivate ieri, i monti della Costiera amalfitana hanno cominciato a chiedere il conto dei tanti soprusi subiti quest’estate, in molti casi causati da piromani senza scrupoli.

E così in diversi punti della Divina, dalle rocce sono cominciate a sgorgare cascate di cenere che hanno inevitabilmente gettato una lunga e nera ombra nel mare cristallino di uno dei luoghi più suggestivi del mondo, ancora pieno zeppo di turisti. Da blu cobalto il mare è diventato grigio scuro, a Maiori così come a Positano, mentre ad Atrani il mare si è colorato di una macchia marrone mista a schiuma bianca, arrivata dal torrente Dragone, che ha obbligato le autorità a istituire un temporaneo divieto di balneazione.

Ma è a Positano che lo spettacolo è stato dei più inquietanti: a pelo d’acqua era visibile una patina di cenere mista ad arbusti incendiati. La perla della Costiera, così come Maiori e Tramonti, risulta tra le località maggiormente colpita dagli incendi di luglio.

Redazione