Scafati: "adesso manca solo il coprifuoco"

L'accusa dell'ex consigliere Matrone sul divieto di vendita di bevande e cibo fuori dai locali

Scafati.  

"Lo scioglimento del Comune per infiltrazioni camorristiche non può essere una condanna per chi vuole continuare a scommettere su Scafati. Non permettere la vendita di bibite e cibo all'aperto è un segnale negativo. La città non merita questo".

Angelo Matrone, già consigliere comunale di Scafati, chiede alla Commissione ministeriale di Scafati di revocare l'ordinanza che porta i locali notturni a non somministrare alimenti e bevande all'esterno delle proprie strutture. "Si tratta di un'ordinanza che non si può condividere. In questo modo la Commissione non va a colpire i veri problemi di questa città, ma gli imprenditori onesti.

C'è gente che non scappa altrove, ma decide di investire nella propria Scafati. Ecco perché il prefetto Gerardina Basilicata deve recepire le istanze reali della comunità, uscendo da Palazzo Mayer per capire realmente cosa può essere utile per gli scafatesi".

Da qui, l'appello alla Commissione ministeriale: "Con questa ordinanza mancherebbe solo il coprifuoco per permettere agli scafatesi di non uscire più di casa nelle ore serali. Non ci si può macchiare della responsabilità di far chiudere altre attività commerciali in città.

L’economia va sostenuta", ha concluso Matrone. "In questo modo si punirebbe chi non vuole arrendersi. Scafati deve tornare a vivere di legalità, ma non per questo va penalizzata la sua parte più bella che è rimasta tale anche quando si sono scritte le pagine più buie di questa comunità".

Redazione Salerno