Prete chiede all'amante di abortire: la chiesa fa muro

Sul caso indaga la Santa Sede. Il parroco: "Un fulmine a ciel sereno"

Stella Cilento.  

Un caso è piombato a sconvolgere la comunità religiosa di Vallo della Lucania. Un parroco di Stella Cilento avrebbe chiesto all’amante di abortire: questa l’accusa sulla cui veridicità è chiamato a indagare il tribunale Ecclesiastico Campano. I fatti risalirebbero al 2012. Il religioso, Don John, di origine cilena, avrebbe intrecciato una relazione con una parrocchiana già sposata e poco più che 30enne, di nome Giovanna.

La storia si sarebbe protratta per mesi, fino alla gravidanza della giovane. Il parroco a questo punto, preoccupato le avrebbe chiesto di interrompere la relazione e la gravidanza, cosa che sarebbe poi avvenuta. Ma la storia non si è fermata qui. Giunta la notizia al marito della donna, lo stesso ha deciso di raccontare la vicenda prima al vescovo e poi al Tribunale Ecclesiastico. Le accuse riguardano le minacce che il parroco avrebbe rivolto alla sua amante. Il vescovo, secondo il racconto del marito della donna, spostò solo il sacerdote in un'altra chiesa a pochi km di distanza, dove tutt'ora sarebbe vice parroco.

Così la decisione di rivolgersi alla Congregazione per il Clero presso la Santa Sede che ha avviato le indagini sulla vicenda, ora sulla scrivania di padre Luigi Ortaglio. Il marito tradito ha raccontato di aver consegnato ai giudici le tante prove raccolte sulla relazione: messaggi, biglietti. Il parroco in questione ha negato ogni coinvolgimento nella vicenda. Intanto la bufera ha coinvolto la piccola comunità. Don Valeriano, parroco di Vallo della Lucania ha voluto mantenere il riserbo sulla delicata questione: “non so come è uscita la notizia perchè comunque sono vicende secretate, c'è un processo in atto fino a quando non c'è un giudice che si pronuncia non sappiamo nulla. Non so neppure fino a che punto sia vera. - precisa Don Valeriano – per ora è tutto presunto.

Per il momento non c'è alcuna posizione ufficiale della Curia”. Intanto la comunità religiosa vallese ci tiene a dire la sua. Don Filippo che opera in tre piccole chiese della zona ha voluto precisare la posizione della chiesa. “Un fulmine a ciel sereno. Mi è difficile credere che tra i miei fratelli sia successo qualcosa del genere. Spingere all'aborto poi è una cosa davvero inconcepibile. Il fondamento della vita è un dono e noi non possiamo sentirci padroni della vita stessa, un dono che va valorizzato e protetto – ha precisato Don Filippo. Bisogna capire la situazione reale, il vociare distorce le notizie, potrebbero esserci altri interessi dietro la vicenda. Invidie, inimicizie, discordie legate al vecchio parroco e a quello che poi lo ha sostituito. Ci sono tante cose da tenere presenti e l'anticlericalismo non è da sottovalutare”.

Sara Botte