Gianni Paciello aveva un tasso alcoolico superiore a quello consentito. Queste le motivazioni della Corte d’Appello di Potenza, depositate in settimana. La condanna per il giovane che il 28 settembre 2014 uccise quattro ragazzi, tra cui il fratello, è di 10 anni e 4 mesi per omicidio colposo plurimo aggravato e guida in stato di ebrezza.
Quel tragico pomeriggio l’auto di Paciello alla folle velocità di circa 150km orari, finì contro il bar “New Club 2000” uccidendo 4 giovanissimi, tra questi anche il fratello Luigi, 15 anni, che viaggiava in auto con lui.
Respinte dunque le tesi degli avvocati secondo cui i freni potrebbero aver non funzionato, così come quella che il Paciello avesse accusato un malore prima del tragico incidente. Permane fondamentale la teoria del tasso alcolemico superiore alla norma che ha causato un’alterazione psicofisica alla base della tragedia.
Redazione Salerno