L'addio a Samuele: ucciso dal padre e sepolto con lui

Un peluche sulla piccola bara bianca

Padula.  

Si è tenuto ieri pomeriggio il funerale di Antonello e Samuele Fiore, celebrato con rito evangelico. Le salme di padre e figlio erano una accanto all'altra, come il quel tragico volo che ha tolto la vita a entrambi, quando l'uomo ha deciso di morire e di farlo con il proprio piccolo in braccio, gettandosi dal balcone di casa nella notte tra lunedì e martedì scorso, mentre tutti dormivano ancora. Antonello Fiore, infermiere di 44 anni, ha deciso di farla finita dopo un litigio con la sua compagna, portando con sé il piccolo Samuele di appena due anni. Erano andati via da casa per passare la notte dalla mamma di lui, al piano di sopra dello stesso palazzo.

Ora giacciono insieme nel cimitero di Padula. Ha deciso così la mamma di Samuele, ieri l'ultimo straziante saluto. Era presente tutta la comunità di Padula, tra questi anche il sindaco Paolo Imparato e l’intero consiglio comunale. I feretri sono partiti dall’ospedale di Polla, dove era stata allestita anche la camera ardente, per arrivare, poco dopo le 15 al cimitero. Durante il rito si sono alternati nelle letture diversi pastori che hanno letto dei passi del Vangelo, proprio sul tema della speranza e del disegno divino. Intorno alla famiglia di Antonello e Samuele l'affetto e le lacrime di tutta la comunità del piccolo paese del Vallo di Diano.

Un dolore composto, inconsolabile invece la mamma del piccolo Samuele che è stato ricordato con dei disegni anche dai compagni di asilo, affissi all'esterno del cimitero. Una tragedia che lascia un enorme vuoto e alla donna quel terribile interrogativo che più volte ha rivolto al compagno ormai privo di vita anche nella camera ardente: “perchè, perchè l'hai fatto?”. Non riesce a darsi pace Fortuna, nei giorni scorsi ha continuato a ripetere a tutti che mai si sarebbe aspettata un gesto del genere che le ha strappato via quanto aveva di più caro. 

Sara Botte