Ogni prima domenica del mese i musei e le aree archeologiche statali sono visitabili gratuitamente. Anche ad Ascea (SA) al parco archeologico di Velia, domenica 7 agosto 2016, si entrerà gratis. Il sito gestito dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, diretta da Francesca Casule, resterà aperto al pubblico dalle 9.00 fino a un'ora prima del tramonto.
Velia viene riconosciuta tra i grandi attrattori culturali della Regione Campania. Il percorso di visita si snoda dalla parte bassa della città antica (c.d. Quartiere Meridionale) occupata dalla necropoli di età romana, dal fronte delle mura e, all?'interno di esse, dai complessi abitativi di età ellenistica e romana. Imboccando una stradina che devia sul lato destro si raggiunge la masseria Cobellis che insiste sui resti visibili di un edificio pubblico di età imperiale. All?interno della Masseria è allestito un piccolo antiquarium su due livelli dove sono esposti i modelli delle ricostruzioni dei principali monumenti della città e i reperti più rappresentativi del sottostante edificio di età imperiale.
Ritornando indietro verso i quartieri di età ellenistica e risalendo lungo la strada antica si costeggia un edificio termale di età imperiale e continuando la salita a destra si trova la c.d. Agorà, probabilmente un ginnasio o un santuario dedicato al dio Asclepio e infine si arriva alla monumentale Porta Rosa (fine IV -?inizi III sec. a.C.). Ridiscendendo la via di Porta Rosa, invece, si imbocca sulla destra il sentiero moderno che conduce al promontorio dell?'Acropoli, dove si conservano le abitazioni dei coloni focei (VI sec. a. C.), il teatro e i resti di un tempio.
Sono presenti inoltre strutture relative alla costruzione di un castello, tra cui la torre di età angioina che costituisce il punto di riferimento visivo per tutta l?area del golfo di Casal Velino. Nella zona sono allestite due sedi espositive: la Capella Palatina (dedicata a San Quirino) e la chiesa di S. Maria che ospitano le raccolte dei materiali archeologici più significativi delle diverse fasi di vita della città.
Redazione Salerno