Migranti, Lasorella presenta a Vietri "Vera e gli schiavi del terzo Millennio"

La giornalista: "Non si trovano le soluzioni perché ci sono di mezzo i soldi"

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Vietri sul Mare.  

C'è il tema dell'immigrazione al centro del romanzo “Vera e gli schiavi del terzo Millennio” scritto dalla giornalista Carmen Lasorella e presentato questa mattina a Vietri sul Mare nell'ambito del cartellone di “Vietri Cultura”. Un libro indirizzato ai sentimenti delle persone e con il quale l'autrice ha voluto dimostrare che può esistere una realtà diversa. “Le migrazioni sono un diritto dell'uomo. La mobilità, gli spostamenti, la cultura, le etnie nascono dal movimento, dall'inclusione. Oggi invece c'è questo blocco ed è accentuato in un Paese come il nostro che ha vissuto i piroscafi che portavano gli emigranti in giro per il mondo. Gente che partiva per il bisogno”, ha detto Lasorella. “Ieri c'erano i piroscafi, oggi ci sono i gommoni. Ma oggi c'è molto di peggio, la truffa dell'immigrazione. E la tratta non è solo nelle mani della mafia, la tratta è nelle mani dell'economia. È un business incredibile, pensate che le migrazioni sono il terzo business mondiale dopo la sanità e l'energia. Quindi non si trovano le soluzioni perché ci sono di mezzo i soldi”.

Per Lasorella servirebbe, innanzitutto, una politica differente nei controlli legati all'immigrazione, al fine di garantire diritti e doveri. “Il problema è spostare il luogo dove si accerta la legalità o meno di chi vuole spostarsi, anticiparlo. Non bisogna crearlo dopo un viaggio per mare che porta alla morte, o porlo in Paesi dove c'è un'altra persecuzione. Bisogna creare controlli alla radice. Ma nelle migrazioni ci sono troppi soldi e questo, spesso, impedisce di trovare delle soluzioni”.