Sette spettacoli per lasciarsi alle spalle la pandemia, riappropriarsi delle tavole del palcoscenico e nutrirsi del calore del pubblico in sala. Dopo lo stop imposto dal lockdown alla prima edizione, torna "Neo", la rassegna teatrale ideata e organizzata dalla compagnia teatrale Le Ombre con la direzione artistica di Gianni D’Amato. La II edizione della rassegna sarà in scena dal prossimo 20 novembre al 23 aprile 2022. In programma alla Sala Grimaldi, presso il Saint Joseph Resort (ex colonia San Giuseppe), Neo riparte, in attesa della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, con l’opera “Negli occhi di Eva”, messa in scena proprio dalla compagnia teatrale Le Ombre.
Riannodando il filo con la prima edizione, Neo conserva la sua unicità sia per i temi trattati sia per la formula pensata per ogni serata. Ma anche per il nome: "Cos’è il neo? Un difetto della pelle. Eppure - spiega il direttore artistico, Gianni D’Amato - quanto ha contribuito quel neo sul volto a fare di Marylin Monroe una delle donne più affascinanti di sempre? Il neo può diventare un particolare di bellezza. Può essere l’elemento dirompente che apre una nuova prospettiva su ciò che ci sta di fronte. Ecco, noi vogliamo pensare al teatro in maniera diversa". Da qui la particolarità della rassegna.
Neo, infatti, "non vuole essere una semplice rassegna teatrale - continua D’Amato - ma un’occasione di incontro e di confronto, a maggior ragione in un momento storico in cui ognuno cerca di riappropriarsi di quegli spazi di socialità che ci sono tanto mancati nelle fasi acute della pandemia". È possibile godersi un aperitivo prima dello spettacolo in struttura e, grazie alla partnership con il Salotto, rinomata pizzeria di Pontecagnano, una volta terminata la messinscena si potrà partecipare a un dibattito sui generis: un confronto con lo staff e gli attori da tenersi in sala oppure in pizzeria, mentre si è a cena tutti insieme. Non solo sarà possibile curiosare sul “dietro le quinte” degli spettacoli, ma anche dibattere dei temi al centro delle opere. Dalla violenza sulle donne alla pedofilia, dall’emancipazione femminile alla vita degli emigrati, le opere in scena si prestano alla riflessione. Ma non manca un omaggio, anch’esso sui generis, a due inarrivabili figure del teatro, Eduardo De Filippo e William Shakespeare.
La rassegna prenderà il via il 20 novembre, alle ore 21, con un’opera che, in vista del 25 novembre, accende i riflettori sul tema della violenza contro le donne. La compagnia teatrale Le ombre, con la regia di Gianni D’Amato, metterà in scena un’opera scritta da Gianni D’Amato, Alice Ryuk e Caterina Mancuso: “Negli occhi di Eva”, consigliata ai maggiori di 14 anni. L’opera, infatti, è "una violenza allo spettatore - spiega D’Amato - ma senza mostrarla mai. È nascosta, si cela nel buio, dietro una porta aperta, spalancata, rossa come il sangue; dietro un fischio, dietro i soffici petali di rosa, dietro una finestra". Eva in lotta con sé stessa. Eva che subisce un nuovo torto da una mano vile. Eva che incontra sé stessa a un trivio di speranze, illusioni e cruda realtà. Eva che si contorce nel buio della sua cameretta, adornata da piccoli mosaici di vita sognata e merletti e pizzo. Ricami fatti per coprire, per non spegnersi. Un mondo dipinto a mano dal cuore e dai pensieri puliti di una donna che si sente sporca e cerca di lavare il proprio mondo impuro, crollato ancora una volta sotto le mani, le parole, le minacce di uomini veri. "Ogni anno, in Italia, in media una donna ogni tre giorni muore per mano di un uomo. Questi dati allarmanti sono stati il campanello che ha risvegliato la mia coscienza - conclude D’Amato - E ho deciso di mettere su una produzione che denunciasse questa triste verità".
Si torna in scena il 9 dicembre con “Manca solo Mozart”, scritta e diretta da Antonio Grosso, con Marco Simeoli, uno dei protagonisti storici della commedia musicale “Aggiungi un posto a tavola”. Partendo da carte, documenti, spartiti e note ritrovati nello storico negozio Simeoli di Napoli apparentemente abbandonato e sospeso nel tempo, si ripercorre la storia del Belpaese dalla Bella Époque agli anni Sessanta. Il 18 dicembre tocca a “Eduardo artefice magico”, messa in scena dalla Compagnia dell’Arte: un viaggio nell'universo "eduardiano" intessuto dal regista Antonello Ronga. Il 29 gennaio Luca Pizzurro, direttore artistico del Teatro del Torrino di Roma, porta in scena “Ad occhi chiusi”, una storia drammatica che affronta, attraverso gli occhi del carnefice, il tema della pedofilia.
Il 12 febbraio, con “Un passato senza veli - Le grandi dive del burlesque”, Giulia Di Quilio (già nel cast de “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino), sola in scena per 80 minuti, racconta e rivive le storie di donne coraggiose, imprevedibili, femministe ante-litteram. Il 26 marzo tocca alla compagnia I Cani Sciolti con “Sa Mesa” (dal sardo “La tavola”): in un seminterrato nella Little Italy della New York del 1913, si intrecceranno le vite di cinque famiglie di italiani emigrati da diverse regioni italiane. Il salone sarà il fulcro delle loro vite. Chiuderà la rassegna, il 23 aprile, in occasione della ricorrenza della morte del drammaturgo inglese, la compagnia Teatranti tra Tanti con “Facciamo a pezzi Shakespeare”, regia di Alessandro Martorelli: le opere più famose di William Shakespeare messe in scena in tutti gli stili teatrali possibili.