Il 31 luglio e il 1 agosto in piazza San Vito a Contursi Terme ritorna Intercettazioni, il festival artistico-musicale organizzato dal circolo Arci Bandiera Bianca giunto, quest’anno, alla quarta edizione. Nato con l’intento di “intercettare” in un paese di provincia il meglio che gli passa accanto, quest’anno racconterà la provincia stessa ospitando i progetti musicali che raccontano il vivere lontano dai grandi centri, ma non restando in periferia.
Intercettazioni vol. 4 sarà l’occasione per rivedere alcuni tra i protagonisti degli appuntamenti più interessanti in scena nel corso dell’anno all’interno del circolo Bandiera Bianca, polo culturale permanente della Valle del Sele che è riuscito a coinvolgere in questi mesi centinaia di persone da diverse province, Salerno, Avellino, Potenza, Napoli.
Durante le due sere del festival, piazza San Vito, il piccolo e incantevole angolo di Contursi, cambierà veste. Non ci saranno più le auto parcheggiate e la suggestiva installazione artistica di Valentina Gaudiosi, “La meccanica della felicità, azionata dalla partecipazione dei tanti soci e sostenitori che fanno parte della “macchina” di Bandiera Bianca, metterà in moto il festival e azionerà il meccanismo dello stupore. L’arte che investirà la piazza, sarà presente entrambe le sere anche nel vicolo vicino dove sarà ospitata una mostra collettiva che permetterà al grande pubblico di conoscere i lavori degli artisti del territorio e le loro produzioni sperimentali. “Arti meccaniche”, il titolo dell’esposizione, accoglierà i lavori di Michele Amoruso, Luca Califano, Arturo Ianniello, Vincenzo Pisapia e Ilaria Sagaria, foto d’autore e sculture originali racconteranno gli incastri fra corpi e materia.
Il 31 luglio alle 19 e 30, Intercettazioni vol. 4 inizierà con Ritmi di festa, la performance dell’antropologo Paolo Apolito, professore dell’Università Roma Tre che da diverse settimane ha messo in scena, “a domicilio” di chiunque l’abbia chiamato, la trasposizione teatrale del suo ultimo libro dal titolo omonimo edito da Il Mulino. Ritmi di festa è un viaggio fra storie e corpi, fra festeggiamenti e suggestioni tratte dalla letteratura e dall’etnografia che compongono la comunità ritmica, il nucleo della vita sociale tra impulsi, legami, mimesi, sentimenti e performer.
Seguirà il concerto di Non Giovanni, cantautore tarantino che presenterà il suo ultimo lavoro discografico “Ho deciso di restare in Italia”, un poetico manifesto politico del tornare al Sud, del dividersi tra ansie e amore, raccontato attraverso i fatti di cronaca e l’analisi sociale dello scegliere di vivere i luoghi di origine.
Chiuderanno la prima sera del festival i Grammophone, progetto musicale degli ebolitani Felice Calenda, Cristian Peduto, Nicola Bonelli, Gianni Anzillotta e Antonio Concilio. Le sonorità nordiche di “Multiverso”, il loro ultimo album, saranno addolcite in un set appositamente arrangiato per Intercettazioni, la rabbia e la forza avranno una veste nuova, frutto della maturità artistica dei Grammophone che continueranno a esibirsi per tutta l’estate in importanti festival italiani.
Il 1 agosto, invece, inizierà a incantare piazza San Vito, sempre alle 19 e 30, Stefano Vergani, cantautore brianzolo, che ritornerà a Contursi con la sua orchestra. Con “Applausi a prescindere” ha partecipato all’ultima edizione di Musicultura, facendosi apprezzare per le sonorità e per i testi delle sue canzoni che raccontano moti e sentimenti del vivere in provincia in maniera mai scontata, aggiungendo nuova linfa alla tradizione cantautorale italiana ai cui grandi esponenti (Paolo Conte, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci) spesso è accostato.
A seguire Emanuele Colandrea che riporterà, “ritrattate”, le canzoni degli Eva Mon Amour di cui è stato il leader. Pilastri del panorama indipendente italiano in versione acustica, le canzoni di Colandrea raccontano della vita quotidiana che si trova di fronte alle cose eccezionali, parole e immagini semplici per descrivere le grandi questioni dell’animo umano, soprattutto l’amore.
Colandrea si alternerà sul palco con Galoni, una delle rivelazioni del panorama cantautorale dell’ultimo anno, con cui, oltre a condividere le origini laziali, condivide anche la produzione artistica. “Troppo bassi per i podi” è la raccolta di storie, tra realismo e surrealismo, vissute in provincia, rivoluzioni e rese che fuori la città hanno un senso diverso, cariche di pathos e instabilità.
Concluderanno la quarta edizione di Intercettazioni I Camillas, duo pesarese che con il loro concerto coinvolgeranno il pubblico in un viaggio stralunato e ironico tra canzoni nonsense e performance musicali e teatrali. I Camillas, rivelazione dell’ultima edizione di Italia’s Got Talent, si sono fatti conoscere al grande pubblico televisivo, ma conservano l’originalità che li ha portati a scrivere e comporre alcuni fra i brani più conosciuto del panorama indie.
Due serate quelle del festival che, oltre all’arte, alla musica e alla cultura, ospiteranno artigiani e produttori locali, stand gastronomici e faranno da vetrina ai festival e agli eventi dell’estate 2015 che ufficialmente inizierà solo quando la macchina di Intercettazioni si metterà in moto.
Redazione