di Siep
La tradizione antica di deviare il corso di un fiume per lavare le stalle, ripulire le vie del borgo diventa occasione di festa, divertimento e turismo. Succede a Campagna in provincia di Salerno nei giorni più caldi e roventi dell’estate. “Il “segnale” è l’apertura di una chiusa posta sotto una grata nel centro storico della cittadina collinare nei pressi dei Monti Picentini, mentre l’inferno che dicono gli organizzatori di scatenare è quello di acqua fresca, che ogni estate scivola fra le vie di uno dei borghi più suggestivi e ricchi di storia e tradizione della Campania. Nato più di un secolo fa come sistema per pulire le strade, ‘A Chiena (la piena) si è trasformata nella festa più pazza del Sud Italia. Si tratta di un evento probabilmente unico al mondo e dal 1982 è un appuntamento fisso che richiama a Campagna migliaia di turisti italiani e stranieri. Quest’anno tra i vari eventi in programma sono state oltre 25mila le persone che sono approdate in questo paesino arroccato tra i Picentini, che stupisce per i suoi segreti, bellezze, eventi e culti. E così una folla di persone scatenate d’ogni età si prende a secchiate d’acqua prelevata dal fiume Tenza, parzialmente deviato attraverso un canale artificiale che ne capta le acque in località Chiatrone per immetterle in piazza Melchiorre Guerriero e farle scorrere lungo le vie del centro storico.
E quest’anno a divertire grandi e piccini c’è stata anche la guerra dei colori. Un evento unico in un paese dove forse, per la prima volta, non si incontrano adolescenti e bambini con gli occhi puntati su tablet e telefonini ma anzi, scatenati in guerre di gruppo, col sorriso.
Le catacombe
E poi c’è la Campagna di sopra e quella di sotto. Mistero, fascino, fede e folclore si intrecciano nei percorsi del borgo sotterraneo tra culti e segreti delle confraternite custoditi tra cripte e cunicoli di un paese ricco di suggestione.
Stupendi scorci panoramici accompagnano così il fiume Tenza che scorre a ridosso della Chiesa della Beata Vergine del Carmelo, sede della Confraternita del Monte dei Morti e delle catacombe con gli ossari e gli scolatoi ancora intatti. Ben cinque le confraternite di Campagna. Abbiamo scoperto luoghi sospesi nel tempo nella nuova punta de L’Altra Campania, che racconta una storia antichissima di un borgo che, fino al secolo scorso, era ricco di vita ed economia palpitante tra mulini, opifici e pastifici che impegnavano la forza dell’acqua per creare energia. (vedi puntata clicca)
E poi le confraternite come quella dei Cinturati di Santa Maria del Soccorso. Da pochi anni sono state riportate alla luce, e rese visitabili, le catacombe, scoperte in modo del tutto casuale durante alcuni lavori di ristrutturazione e che oggi mostrano un luogo carico di fede e mistero.
La storia
Ma spostandosi a contrada San Bartolomeo a Campagna c’è un itinerario della Pace il museo della Memoria Giovanni Palatucci, in cui viene custodita e raccontata la storia del Vescovo Palatutti e del Questore di Fiume che tante vite salvarono durante le persecuzioni razziali in Italia. Ambienti e ricordi, un patrimonio di inestimabile valore documentario e storico per non dimenticare gli orrori del secolo scorso. A Campagna c’era un campo di internamento uno dei più grandi inc cui grazie al Vescovo e altri pochi illuminati gli ebrei trovarono un’accoglienza possibile e umana, oltre la violenza di una guerra