Abusivismo edilizio a San Valentino, nei guai l’ex sindaco

Cinque avvisi di garanzie al Comune, c’è anche Felice Luminello e il comandante della Municipale

San Valentino Torio.  

Costa caro un capannone industriale in via Vetice a San Valentino Torio per il Comune dell’Agro. Sono stati notificati questa mattina cinque avvisi di garanzia a Palazzo di Città con uno di questi indirizzato all’ex sindaco Felice Luminello. Con lui anche il responsabile del Settore Edilizia privata, Antonio Musi, ed il comandante della Municipale Angelo Lanzetta. Con loro i proprietari del capannone: Alfonso e Ciro Magliano. Per tutti sarebbero contestate a vario titolo le accuse d’abuso d’ufficio ed abusivismo edilizio. Secondo il pm Giuseppe Cacciapuoti titolare dell’indagine, l’ex primo cittadino, insieme ad Antonio Musi e Lanzetta, avrebbe omesso di compiere controlli in un capannone industriale di via Vetice, con gli inquirenti che ritengono sia stato costruito abusivamente. Da qui il vantaggio che sarebbe stato generato ai due Migliaro, come contestato dalla Procura. Tra l’altro, il capannone sarebbe dovuto essere demolito nel 2008, ma i controlli per verificarne la demolizione non sarebbero mai stati compiuti dall’amministrazione comunale. Per il comandante della Municipale, Angelo Lanzetta, e per Alfonso Migliaro ci sarebbe l’accusa di falso ideologico. Ad aggravare la posizione, dunque, sembra che vi sia una nota di due anni in cui il comandante dei vigili urbani avrebbe dichiarato lo stato immutato dei luoghi, nonostante Migliaro stesse proseguendo con i lavori. Da qui ci sarebbe anche l’aggravante di favoreggiamento personale, con la Procura che avanzerebbe delle accuse di aver nascosto alcune prove con condizionamento del corso delle indagini. 

 

Redazione