Non è stato ancora recuperato il corpo del turista milanese Silvio Anzola, il terzo sub rimasto intrappolato venerdì mattina in un cunicolo della grotta della Scaletta nelle acque di Palinuro, nel Salernitano. Le ricerche sono difficili e complicate dal fondale limaccioso che rende la visibilità pari a zero. Ieri un sommozzatore impegnato nei soccorsi ha avuto un malore, colto da embolia. Da stamattina le squadre degli speleosub dei vigili del fuoco sono tornati in azione nelle difficili operazioni di recupero. Nel cunicolo dove sarebbe intrappolato il corpo di Anzola la visibilità si presenta ridotta a causa del fondale limaccioso. Domenica sono stati recuperati i corpi di Mauro Cammardella e Mauro Tancredi, gli altri due sub che hanno perso la vita in mare durante l’immersione e trasferiti all obitorio dell’ospedale di Vallo della Lucania. Particolarmente difficile il recupero di Tancredi che indossava due bombole.
Intanto la procura di Vallo ha aperto un fascicolo per stabilire le cause del decesso dei tre sub, in attesa del recupero dal mare del corpo di Anzola. Un punto di partenza delle indagini è la ricostruzione delle ultime ore di vita dei tre uomini memorizzata anche nei computer subacquei utilizzati durante l’immersione. Per questo sono stati posti sotto sequestro gli apparecchi da polso dei primi due sub le cui salme sono state estratte dalla grotta.
Il procuratore capo Giancarlo Grippo di Vallo della Lucania ha disposto, in accordo con il sostituto procuratore Vincenzo Palumbo, il sequestro di tutta l’attrezzatura delle vittime. Proprio i computerini, che i sub portavano al polso, potranno aiutare gli inquirenti a capire il tragitto effettuato all’interno della grotta, tenendo conto della profondità massima raggiunta e della durata dell’immersione. L’intera attrezzatura sarà visionata con la massima attenzione per escludere l’ipotesi di un guasto.
Siep
