Palinuro. Si cerca Silvio. Soccorsi, sub colto da embolia

Soccorsi ad alto rischio. Ricerche senza pausa. «Non ci fermeremo»

Centola.  

Continuano le attività dei soccorritori per portare in superficie anche il corpo di Silvio Anzola, il sub rimasto intrappolato venerdì mattina in un cunicolo della grotta della Scaletta a Palinuro. Anzola si era immerso insieme con Mauro Cammardella e Mauro Tancredi, entrambi recuperati oggi; a quanto pare i due sono stati trovati a pochi metri l'uno dall'altro. 
Le squadre operative sul posto di speleosub provengono da Roma, Vicenza, Brindisi, Bari. «Non ci fermeremo - spiega il comandante dei Vigili del Fuoco di Salerno Emanuele Franculli - finché non avremo recuperato anche il terzo corpo. Lavoreremo anche tutta la notte, se necessario». Uno dei sub impegnato nelle ricerche, però, ha avuto un malore sott'acqua. Stando alle prime notizie, si tratterebbe di un'embolia. Il sub è stato trasferito d'urgenza all'ospedale Ruggi di Salerno. 

Non è facile arrivare fin dove il mare e la passione hanno portato Mauro Cammardella, Mauro Tancredi e Silvio Anzola, l'istruttore, suo cugino medico e professore universitario e l'ingegnere-bancario di Parma naturalizzato milanese, ma anche ormai di Palinuro anche lui, perché le vacanze le trascorreva lì, al Capo, da quindici anni.

Il primo corpo recuperato è stato quello di Mauro Cammardella, il titolare del diving. Dopo le difficili operazioni dagli speleosub dei vigili del fuoco con i soccorritori della guardia costiera, il cadavere di Mauruccio è stato portato a bordo del pattugliatore della Guardia costiera intorno alle 11. Un paio d'ore dopo, è toccato a Mauro Tancredi. Li hanno trovati vicini. L’uno accanto all’altro. Poco dopo mezzogiorno, la salma di Cammardella è arrivata al porto di Casalvelino è stata portata all'ospedale San Luca di Vallo della Lucania per il riconoscimento. Le operazioni di recupero sono difficili e continue. Due sub hanno avuto malori, uno forse colto da embolia l’altro ha avvertito un forte dolore alla spalla, dovuto, probabilmente, allo sforzo di portare a galla il corpo di Tancredi. 

Resta da recuperare il corpo di Silvio Anzola. Il problema più serio della Grotta della Scaletta rimane quello della presenza di limo che genera sospensione e che rende la visibilità pari a zero. 

Il recupero di Tancredi medico originario di Palinuro, da quanto si apprende, è stato più difficile perchè aveva due bombole e quindi il corpo era più pesante. All'interno della grotta è stato disteso un cavo guida per facilitare l'ingresso ma, soprattutto, l'uscita. E’ stato anche necessario tracciare con puntelli e corde il percorso subacqueo in modo da rendere più facile l'entrata e l'uscita degli speleosub dai cunicoli.