Ucciso da un infarto. "Poteva salvarsi. Ambulanza in ritardo"

La denuncia dei familiari per la morte di Pasquale Cascone

Scafati.  

Secondo i familiari di Pasquale il 42enne poteva farcela. Pasquale poteva salvarsi. L'uomo un perito assicurativo, padre di due figl,i è stato stroncato da un infarto nella propria casa di via Dante Alighieri, a Scafati dopo le 21 di venerdì 29 aprile. Ma, secondo la denuncia dei familiari, il 42enne Pasquale Cascone poteva essere salvato sei i soccorsi fossero stati più velocemente.

L’ambulanza del 118 sarebbe arrivata con 45 minuti di ritardo sul luogo dell’intervento tanto da scatenare la reazione dei familiari dell’uomo, che nella giornata di ieri hanno presentato una denuncia ai carabinieri della tenenza di via Oberdano.

Gia al termine delle manovre per rianimare l’uomo ci sono state le prime tensioni. I familiari hanno accusato i soccorritori di essere arrivati in ritardo. Uno dei familiari secondo quanto riportato da La Città di Salerno avrebbe lanciato un posacenere in vetro contro un infermiere, fermendolo fortunatamente solo lievemente.

I volontari del 118 hanno presentato tutti gli atti legati all’intervento che, purtroppo, non è servito per strappare alla morte il 42enne molto conosciuto tra Scafati e l’hinterland vesuviano.

Redazione Sa