Minaccia, rapina e lesione personale. Queste le ipotesi di reato per le quali due sorelle di San Nicola di Centola di 27 e 22 anni, sono state condannate a 2 anni e 8 mesi di reclusione. Le due giovani sono finite in manette lo scorso ottobre dopo la denuncia ai carabinieri della compagnia di Sapri da parte di una 40enne del golfo di Policastro. I fatti risalgono ai giorni tra agosto e settembre, quando le due giovani hanno rinchiuso l'amante del padre, in un appartamento di Vibonati, preso in affitto per l’occasione. Una volta dentro, le hanno tolto con la forza il telefonino e l'hanno picchiata violentemente, afferrandola per la gola, fino a farle mancare il respiro.
Mercoledì, di fronte al giudice per le udienze preliminari del tribunale di Lagonegro, Matteo Claudio Zarrella, le due sorelle sono state condannate per minaccia, rapina e lesione personale, più le spese processuali. Il giudice ha poi accolto la richiesta della difesa delle due (che sono difese dall’avvocato Paolo Carbone) e ha revocato la misura degli arresti domiciliari nei loro confronti, disponendone la liberazione.
Redazione