Tre anni e quattro mesi di condanna per un episodio di rapina consumato contro un parente. Fu proprio lo zio, in particolare, ad avergli venduto una vettura che sarebbe risultata già venduta ad un’altra persona, a sua insaputa.
Così l’imputato ora arrivato alla condanna aveva deciso di vendicarsi, tra botte e rapina. Giuseppe Marrazzo, nocerino, imputato per rapina e lesioni contro di lui, lo aveva punito con violenza per i fatti risalenti all’agosto 2012, quando Giuseppe Marrazzo (in compagnia del fratello Antonio, assolto dalle accuse) eseguì il blitz punitivo in casa dello zio, pestandolo con un bastone metallico di 50 centimetri, fuori dalle mura domestiche. La ragione delle botte era proprio l’acquisto della vettura.
Redazione Sa