A notte fonda è servito l’assist dell’opposizione per permettere al sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, di concretizzare l’iter per la decadenza. Dopo la mezzanotte di ieri, infatti, fondamentali sono stati i voti di Michele Raviotta del Cotucit e di Filippo Quartucci del Pd, che hanno garantito al primo cittadino la maggioranza qualificata e indispensabile per tornare a votare già la prossima primavera.
L’appoggio dei due esponenti di minoranza non è un dettaglio da sottovalutare, visto che evidenzia, se ancora ce ne fosse bisogno, il crollo dei numeri su cui ha potuto sempre fare affidamento Aliberti. Tuttavia, almeno per ora, i giochi sembrano decisi. Tra dieci giorni, salvo colpi di scena, l’attuale primo cittadino cederà la fascia tricolore al suo vice, Giancarlo Fele. La macchina comunale, dunque, continuerà ad andare avanti (cosa non gradita a Pd e Fdi) fino alle consultazioni del 2016.
Tecnicamente, dunque, il sindaco avrà dieci giorni di tempo per formulare osservazioni o eliminare la causa di incompatibilità. Nel frattempo, intanto, non tardano ad arrivare le repliche dei componenti di opposizione che si sono schierati con Aliberti. «Io ho votato per la città e non per fare un piacere al sindaco», ha spiegato Raviotta del Cotucit. «Chi ha votato contro la decadenza, a mio avviso, ha fatto una cosa contro la legge».
Redazione Sa